L’omicidio mafioso di Piersanti Mattarella è una ferita nella storia della Repubblica Italiana. Dopo 39 anni non c’è ancora la verità sui chi siano stati i mandanti. Così come per Falcone e Borsellino, uccisi da mano mafiosa su mandato anche di uomini vicini se non all’interno delle Istituzioni. E sentenze nero su bianco lo hanno chiaramente affermato.
Nel giorno tragico della morte di Piersanti era presente il fratello Sergio, oggi Presidente della nostra Repubblica. Questo deve essere un impulso perché è tempo di fare luce su capitoli cosi oscuri della nostra storia, ribadendo pieno appoggio all’operato di quei magistrati che non si arrendono allo scorrere del tempo e impediscono che la verità sia seppellita.
Solo cosi potremo guardare con serenità e fiducia al futuro del nostro Paese.