Riccardo Orioles è un giornalista siciliano impegnato da sempre nella lotta alla mafia e alla corruzione, è stato autore di preziose inchieste nonché professionista apprezzato in tutto il campo internazionale. Oggi ha 67 anni e riceve una pensione di anzianità che non gli consente di continuare le cure di cui necessita. E’ per lui che oggi ho chiesto al Presidente del Consiglio di attivare la Legge Bacchelli.
Secondo quanto stabilito dalla Legge Bacchelli, il Presidente del consiglio può disporre di un assegno straordinario vitalizio per quei cittadini, di chiara fama, che abbiano illustrato la Patria. Io ritengo che Orioles, che insieme a Pippo Fava ha fondato il mensile I Siciliani, periodico simbolo della lotta alla criminalità organizzata e Cosa Nostra, rappresenti al meglio uno di questi cittadini.
Una richiesta, quella dell’attivazione della procedura di assegno, sostenuta già da ben 30mila firme e da una petizione online indirizzata ai Presidenti di Camera e Senato. Anche il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino ha sostenuto la petizione lo scorso dicembre. Ma, nonostante tutto questo, ancora il Governo non si è attivato per garantire a Orioles il giusto merito e le giuste cure. Adesso basta, che lo Stato tuteli e valorizzi quegli uomini simbolo della lotta alla mafia e alla corruzione.
L’interrogazione che ho presentato:
Al Presidente del Consiglio dei Ministri — Per sapere – premesso che:
con la legge n.?440/1985, denominata «legge Bacchelli», è stato istituito un Fondo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in favore dei cittadini che abbiano illustrato la Patria e che versino in stato di particolare necessità;
ai sensi dell’art. 1 della disposizione citata, il Presidente del Consiglio dei Ministri può disporre che venga erogato «un assegno straordinario vitalizio a favore dei cittadini, italiani di chiara fama, che abbiano illustrato la Patria con i meriti acquisiti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, del lavoro, dello sport e nel disimpegno di pubblici uffici o di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari e che versino in stato di particolare necessità.»;
con DPCM del 4.02.2010, pubblicato in G.U. 08/04/2010 n. 81, è stato previsto, a titolo esemplificativo, che indici idonei ai fini della concessione del beneficio siano “giudizi positivi formulati dalla critica e dalla stampa specializzata, apprezzamenti e segnalazioni da parte di personalità riconosciute a livello nazionale, attestazioni di merito da parte di esperti, di accademici, di enti, organismi, istituzioni di varia natura, pubblici e privati. La fama ed i meriti acquisiti e come sopra documentati, devono essere estesi a livello nazionale e/o internazionale, accrescendo e onorando l’immagine dell’Italia.”;
il sostegno viene accordato a fronte di una situazione economica che evidenzi una condizione di particolare necessità, tra cui lo stato di malattia che richieda cure ed assistenza materiale, tale da fare emergere l’esigenza di restituire all’interessato un’esistenza dignitosa;
tra i cittadini illustri ai quali lo Stato non deve far mancare il suo sostegno, vi è senza alcun dubbio Riccardo Orioles, giornalista italiano di fama internazionale, dedito alla lotta contro la mafia e la corruzione, riferimento nel panorama giornalistico siciliano e autore di preziose inchieste riguardanti rapporti tra mafia e massoneria;
questi, con Giuseppe Fava, ucciso in un agguato mafioso il 5 Gennaio 1984, ha fondato e sostenuto anche a seguito del tragico evento la stampa del mensile “I Siciliani”, periodico simbolo della coraggiosa ed esemplare battaglia a Cosa Nostra da parte del giornalismo siciliano;
come riportato dal sito www.ilfattoquotidiano.it, con articolo pubblicato il 26.12.2016, si dà notizia che il giornalista, oggi 67enne, «attualmente riceve una pensione di anzianità che non gli consente di continuare le cure per le sue patologie cardiache e gli acciacchi dovuti all’età»;
la procedura per la concessione del beneficio di cui alla Legge Bacchelli sarebbe già stata avviata, come riportato dall’articolo consultabile sul sito internet www.ansa.it del 23.01.2017, poiché sono state consegnate alla Presidente della Camera Laura Boldrini, «le oltre 30 mila firme per il riconoscimento della legge Bacchelli al giornalista Riccardo Orioles», a dimostrazione dell’interesse che tale campagna ha suscitato nel Paese e della stima che la collettività nutre nei confronti di Orioles;
il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Dr. Enzo Iacopino, ha sostenuto la petizione in occasione della conferenza di fine anno del Presidente del Consiglio dei Ministri tenutasi il 29.12.2016, dichiarando che Orioles “ha reso onore non solo al giornalismo ma a questo nostro tormentato Paese“, aggiungendo che “sarebbe giusto che il Paese lo ringrazi per quello che è stato e ha fatto“;
in ossequio alla ratio della Legge Bacchelli, si reputa giunto il tempo in cui lo Stato debba garantire la propria vicinanza, concreta oltre che simbolica, al fianco di Riccardo Orioles, illustre e coraggioso italiano oggi malato ed in stato di necessità:
se il Presidente del Consiglio dei Ministri intenda concedere il beneficio previsto dalla Legge Bacchelli in favore del giornalista antimafia Riccardo Orioles.