Autorità Portuali: “E’ il solito giochino delle poltrone, ma ora basta”

16 Luglio 2015

“La realtà peculiare dello Stretto di Messina non può essere sottovalutata né tantomeno può essere ostaggio del solito giochino politico delle poltrone. E invece, la logica che guida il Governo sulla scelta degli accorpamenti delle Autorità Portuali è proprio questa: creare, laddove mancano, le poltrone ad hoc per i soliti amici”.

E’ questo il tono con cui, ieri pomeriggio, sono tornato a battere i pugni in Aula con un intervento mirato.

Ad affiancarmi e dare pieno sostegno alle mie parole, questa volta, ci sono tutti i Portavoce nazionali, deputati e senatori, e quelli regionali del M5S di Sicilia e Calabria. In una lettera indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, abbiamo chiaramente ribadito come “tra le aree portuali del Meridione assume particolare rilievo il territorio che si affaccia sullo Stretto di Messina, comunemente chiamato Area dello Stretto”.

L’area dello Stretto presenta delle caratteriste assolutamente peculiari che la rendono unica per ragioni storiche, geografiche ed economiche, in tutto il Mediterraneo, con problematiche che differiscono notevolmente da quelle di ogni realtà portuale nazionale.

Ma nonostante questo, nel Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica non viene dato sufficiente spazio al sistema portuale dello Stretto di Messina. Il piano dovrebbe prevedere miglioramenti per i cittadini, nel pieno rispetto della continuità territoriale, eppure non vi è nulla di tutto questo. Il solo pensare di accorpare l’AP di Messina a quella di Gioia Tauro o Catania rappresenta una scelta nociva, insensata ed illogica. Questo, difatti, sarebbe l’ennesimo smacco per tutti i cittadini siciliani e calabresi che da troppi anni vivono profondi disagi causati dalla progressiva riduzione dei servizi di trasporto per i pendolari, oltre che dalle continue ed illogiche scelte di Trenitalia.

E’ una battaglia, questa, che il MoVimento 5 Stelle porta avanti da mesi. “Vogliamo – abbiamo scritto nella lettera – l’istituzione di un unico distretto di competenza, affidando ad una sola Autorità Portuale integrata dello Stretto la gestione dei traffici marittimi tra le sue sponde”.

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