CNR: mancano i fondi per pagare i ricercatori, ma per i dirigenti ci sono

22 Gennaio 2016

Mancanza di fondi per garantire gli stipendi ai ricercatori, più di 4mila precari, oltre 300 contratti in scadenza senza coperture e fari puntati della magistratura per buchi tra i 4 ed i 10 milioni di euro frutto di una mala gestione.

C’è tutto questo nell’interrogazione che ho inviato al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla situazione del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), l’Ente pubblico nazionale di ricerca, con scientifica generale, vigilato dal MIUR.

Composto la oltre 100 istituti, 7 dipartimenti e 8mila dipendenti, il CNR ha l’obiettivo di svolgere, promuovere, trasferire, valutare e valorizzare ricerche nei principali settori della conoscenza, in un quadro di cooperazione e integrazione europea, ed applicando i risultati ottenuti per migliorare lo sviluppo scientifico, culturale, tecnologico, economico e sociale del Paese.

Eppure, da diverse denunce apparse sui quotidiani, si apprende come vi sia un numero sempre più elevato di dipendenti assunti con modelli contrattuali precari e come stiano venendo meno i fondi per pagare gli stipendi dei ricercatori.

In realtà, non si spiega come mai, a fronte di questo, il 21 dicembre l’Ente abbia “sottoscritto un assegno d’indennità da 1,2 milioni di euro per i dirigenti a copertura delle loro responsabilità” e nello stesso giorno “la direzione generale decreta di affidare in concessione i servizi di bar, ristorazione, catering presso tutte le sedi dell’ente con una gara del valore di 60 milioni di euro in cinque anni”.

Ecco perché ho ritenuto oltremodo necessario rivolgermi direttamente al Ministro, per far luce in maniera limpida su quello che sta accadendo all’interno del CNR. Ho altresì chiesto come mai l’esecutivo abbia destinato per il 2015 un contributo di 80 milioni di euro per un progetto scientifico di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia (fondazione di diritto privato), quando vi sono così tante criticità all’interno del CNR, principale Ente pubblico di Ricerca italiano.

Mi auguro che il Ministro faccia al più presto chiarezza e dia delle risposte certe ai migliaia di ricercatori italiani, vera risorsa per il nostro Paese.

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