Posso dire La Verità? Provo pietà

17 Febbraio 2021

Pietà per questo modo di fare giornalismo, che si traduce in una formula becera, sempre la solita: gettare fango sul MoVimento 5 Stelle imbastendo supposti scoop, a turno, su qualcuno di noi.

Del mio percorso di formazione e professionale non mi sono mai vantato, ma davanti a questi articoli imbarazzanti penso sia il caso di intervenire. Permettetemi prima una piccola considerazione: l’Italia versa in una crisi sanitaria, economica, sociale e (mi auguro non più) politica, loro però pensano bene di passare il tempo a prendere di mira e a provare a screditare.

Mi sono laureato in Chimica con 110 e lode a 24 anni, nel luglio del 2012. Nel settembre dello stesso anno ho compiuto 25 anni e nel febbraio del 2013 sono stato eletto alla Camera dei Deputati (anche se loro scrivono, sbagliando, che avevo 26 anni). 

Ho scritto la mia tesi tenendo contemporaneamente lezioni di Chimica, con i sacrifici che potete immaginare. Un mese prima della laurea iniziavo ad avere i primi introiti, in piena crisi economica e in un territorio difficile come quello di Messina. E secondo loro, che usano la parola “precario” quasi come offesa, dovrei vergognarmi.

Non mi sono mai vantato nemmeno di aver vinto un dottorato nello stesso periodo.

Tutto questo in appena 6 mesi dal momento della laurea a quello dell’elezione a deputato, con una campagna elettorale per le regionali in mezzo.

Non me ne sono mai vantato, ma di certo non me ne vergogno. Semmai il rammarico poteva essere quello di non aver proseguito nella carriera accademica. Ma davanti avevo una scelta: rischiare di fare male sia il deputato che il ricercatore o fare bene il parlamentare, al servizio completo del Paese e della comunità che mi aveva dato fiducia. Ho scelto la seconda opzione, mentre vedo attorno a me tanti validi ex colleghi che oggi sono diventati meritatamente ricercatori a tempo indeterminato.

In questi anni in Parlamento ho partecipato al raggiungimento di tanti traguardi, anche da capogruppo del MoVimento alla Camera: dal Reddito di Cittadinanza allo Spazzacorrotti, passando per il taglio dei vitalizi. Ho potuto dare il mio contributo diretto nella scorsa legislatura nelle commissioni Cultura e Antimafia, e oggi in Commissione Difesa e come questore. Bonifiche da amianto sulle navi militari, 40 milioni per le gratifiche economiche al personale sanitario impegnato contro il covid grazie ai risparmi di Montecitorio, borse di studio per master antimafia e nella PA, sono alcuni dei risultati ottenuti non smettendo mai di crederci.

Nel frattempo ho costantemente restituito parte del mio stipendio arrivando, ad oggi, a 263.303,71 euro.

Sono fiero di quanto fatto come parlamentare e altrettanto orgoglioso di quei risultati ottenuti da giovanissimo. Provo invece soltanto vergogna per chi interpreta così la professione di giornalista.

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