Provo sconcerto e vergogna per quanto accaduto sulle coste della Calabria. Protagonista il candidato leghista Leo Battaglia che ha lanciato sul litorale cosentino, da un aereo a bassa quota, centinaia di bustine di plastica contenenti mascherine chirurgiche e volantini elettorali con tanto di slogan a tema. Nel giro di poche ore le spiagge e le acque sono state ricoperte di plastica.
Non si tratta di una “trovata elettorale” sbagliata ma di un vero e proprio disastro ambientale. Un gesto di una gravità inaudita, in totale spregio del nostro ambiente.
Il candidato in questione non è nuovo a idee elettorali poco rispettose della comunità. Nel 2014, da militante di Fratelli d’Italia, avrebbe fatto imbrattare i muri di tutto il cosentino, in particolare le strade statali e provinciali, con uno slogan scritto a bomboletta spray.
Tutto questo è inaccettabile: spero che la Lega condanni quanto successo.
I proclami politici sull’ambiente non servono a nulla e restano parole vuote se non sono accompagnati da senso di responsabilità e un cambio di passo concreto. Ed è con le abitudini e con la quotidianità di ognuno di noi che si fa la differenza. Anche in campagna elettorale.