Lo Stretto di Messina e la tutela della bellezza naturalistica e ambientale

30 Marzo 2022

Questo pomeriggio sono stato ospite della Dott.ssa Alessandra Angelucci, nell’ultima puntata del format #PARLIAMONE.

Assieme alla Professoressa Nunziacarla Spanò, Delegata del Rettore all’Ambiente Marino dell’Università degli Studi di Messina, abbiamo affrontato il tema della tutela della bellezza naturalistica e ambientale e abbiamo discusso del caso dei fondali dello Stretto di Messina.

Lo Stretto di Messina è uno dei luoghi più importanti e conosciuti al mondo sia dal punto di vista naturalistico sia dal punto di vista ecologico e culturale. È un luogo unico e dalla straordinaria bellezza che tutti noi abbiamo il dovere di preservare e tutelare e del quale dobbiamo difendere l’immagine anche agli occhi del mondo.

Qualche mese fa, infatti, è stato pubblicato uno studio dell’Università di Barcellona che, in base ai dati raccolti nel 2018 su un tratto di circa 7 km, ha rilevato che nello Stretto vi sarebbe «la più alta concentrazione di rifiuti mai registrata nei fondali del Pianeta». Questo report, salito agli onori della cronaca locale e nazionale, ha rappresentato un duro colpo all’immagine della mia Messina.

Da subito, la stessa Università di Messina e la professoressa Spanò si sono attivate e hanno condotto un’azione di controinformazione, contestando i risultati del report in quanto non sono stati il risultato di studi e ricerche continui e su vasta area. La presenza di rifiuti nelle acque dello Stretto è un problema che non si può negare. Tuttavia, l’accumulo di rifiuti come descritto dall’Università di Barcellona è limitato a una sola specifica area, la zona di Tremestieri. Una zona interessata in passato dagli effetti delle alluvioni, che hanno riversato in mare una cospicua quantità di rifiuti che si sono incanalati in alcuni canyon sottomarini. Questo però non fa dell’intero Stretto di Messina il luogo più inquinato al mondo, così come descritto dal report.

Ed è proprio la volontà di difendere l’immagine del nostro Stretto di Messina che ha unito me e la Prof.ssa Spanò in un rapporto collaborativo molto proficuo. Entrambi, infatti, siamo animati non solo dall’amore per la nostra terra ma anche dalla convinzione per cui lo Stretto di Messina e la sua immagine debbano essere valorizzati e tutelati, anche coinvolgendo la cittadinanza. Per questo motivo, il prossimo 22 aprile terremo un convegno all’Università di Messina sul tema. In questa occasione, verrà proiettato il documentario sullo Stretto di Messina, realizzato su impulsò della Prof.ssa Spanò, con l’obiettivo di mostrare le bellezze dello Stretto e di sensibilizzare la cittadinanza. Solo rendendo i cittadini protagonisti del cambiamento e responsabilizzando le condotte di ciascuno di noi possiamo tutelare l’ambiente circostante.

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