La Commissione Cultura della Camera dei deputati ha approvato la risoluzione, a prima firma del collega Manuel Tuzi, che impegna il Governo a realizzare la riforma dei test per l’accesso a Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. Con questa riforma introduciamo importanti novità per il 2022 e per il 2023.
In particolare, per il 2022 riduciamo della metà le domande di cultura generale e logica e aumentiamo del 10% il numero di accessi a medicina. Inoltre, manteniamo di 1:1 il rapporto tra chi accede e chi verrà specializzato nella fase post laurea, così da superare il cosiddetto imbuto formativo, cioè quel fenomeno che tiene per anni nel limbo tutti quei neolaureati in Medicina e Chirurgia che non possono ricevere le borse di specializzazione.
Per il 2023 aboliamo il “concorsone” e lo trasformiamo in un percorso di orientamento e preparazione di due anni a partire dal quarto anno delle scuole superiori. In questo modo, ogni studente potrà testare la propria preparazione e migliorarla nel tempo grazie ai materiali e alle informazioni messe a disposizione sulla rete. A ogni test corrisponderà un punteggio e per accedere al Corso di Laurea verrà preso a riferimento solo il punteggio migliore ottenuto nel tempo.
Si tratta di grande passo in avanti che arriva dopo anni di lavoro del MoVimento 5 Stelle. Io stesso nella scorsa Legislatura, da componente della Commissione Cultura alla Camera, ho presentato una proposta di legge con cui proponevo di rivedere il “numero chiuso” per lasciar spazio al merito e ad altri criteri per la determinazione annuale dei posti disponibili prevedendo nuove modalità per l’accesso degli studenti ai Corsi di Laurea in Medicina – Chirurgia e Odontoiatria. Sono felice che il provvedimento approvato ieri vada proprio in questa direzione.
Grazie a questa riforma, tuteliamo il diritto allo studio e sosteniamo tanti giovani nel loro percorso formativo, garantendo al nostro sistema sanitario nazionale di le migliori menti ed energie del Paese.