Giù le mani dal Superbonus 110%

15 Febbraio 2022

In questi giorni stiamo assistendo a un attacco senza precedenti al Superbonus 110%. Stanno cercando in tutti i modi di affossare la misura, accusandola di essere causa di una mega truffa miliardaria ai danni dello Stato. Niente di più falso e di più pretestuoso. 

Facciamo chiarezza.

Lo scorso 10 febbraio il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha depositato in Commissione bilancio al Senato i dati relativi a tutti i bonus edilizi, cioè Superbonus 110%, Bonus facciate, Eco-bonus, Bonus per le colonnine di ricarica, Bonus ristrutturazione e Sismabonus. 

Tutte queste misure hanno ingenerato nel nostro Paese un totale di 38 miliardi di investimenti. Il Superbonus 110% ha inciso in maniera massiccia a questi grandiosi risultati, dando vita a oltre 13 miliardi di crediti, pari al 34% del totale. Si tratta, quindi, della fetta maggiore di crediti d’imposta ottenuti nell’ambito di tutti i bonus edilizi.

Eppure, i dati sulle frodi sono totalmente opposti. 

Su 4,4 miliardi di crediti inesistenti relativi a tutti i bonus edilizi, l’incidenza del Superbonus è pressoché minima. Solo il 3% dei crediti inesistenti totali riguarda il Superbonus, mentre il 46% è relativo al Bonus facciate e il 34% all’Ecobonus. Se guardiamo, poi, alle frodi che si attestano a 2,3 miliardi di euro totali solo lo 0,8% riguarda il Superbonus, cioè 110 milioni di euro.

I dati parlano chiaro. Il Superbonus 110% non è la causa di una truffa miliardaria. Attribuire a questa misura i 2,3 miliardi di frodi è falso. Non possiamo tollerare che si alimenti una simile narrazione.

Con il Superbonus 110% abbiamo concretamente rilanciato il settore dell’edilizia. Abbiamo fatto nascere nuove imprese, abbiamo aperto oltre 107mila cantieri. Grazie a questa misura sono stati coinvolti 1,15 milioni di addetti delle micro e piccole imprese delle costruzioni, pari all’87,5% dell’occupazione del comparto.

Qui non si tratta di una battaglia di bandiera. Qui si sta parlando di un intero settore dell’economia, di piccole imprese, di famiglie, di lavoratori.

Basta scuse. Non possiamo tollerare che si blocchi la crescita e che si giustifichino le nuove limitazioni al Superbonus con la scusa delle frodi. Limitare la cessione del credito a una sola volta significa ridurre significativamente le possibilità di accesso al finanziamento di interventi agevolati e, quindi, azzoppare significativamente la misura. 

La soluzione alle frodi non è limitare la misura ma perseguire i disonesti. E, per questo, siamo disposti a valutare eventuali altre misure correttive: nessuna tolleranza contro furbi e disonesti. Noi del MoVimento 5 Stelle non permetteremo che a farne le spese siano lavoratori, imprese e famiglie. Siamo in prima linea per individuare le soluzioni più efficaci a far ripartire la misura, bloccando ogni possibile raggiro. 

Sul Superbonus 110% nessun passo indietro. Noi non molliamo.

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