Stretta sul Superbonus: non fermiamo la crescita

4 Febbraio 2022

La nuova stretta sul Superbonus, introdotta dal Decreto Sostegni ter, rischia di far saltare gli investimenti e di bloccare i cantieri.

Limitare la cessione del credito a una sola volta significa ridurre significativamente le possibilità di accesso al finanziamento di interventi agevolati. Il punto di forza del Superbonus 110% risiede proprio nella possibilità di convertire il credito in denaro tramite la cessione multipla. Limitare questa opportunità significa azzoppare significativamente la misura. Le piccole e medie imprese, infatti, essendo limitate nella cessione del credito a una sola volta, rischiano, ad esempio, di non essere in grado di pagare i fornitori, frenando la spesa e creando un corto circuito sul mercato.

Questa restrizione, sebbene sia pensata con finalità antifrode, mette in concreto pericolo gli investimenti e i cantieri già avviati. Non possiamo permettere che a essere danneggiate siano le piccole e medie imprese.

Dobbiamo colpire le imprese che frodano, non quelle che operano in modo regolare né i cittadini. Cambiare le regole in corso d’opera alimenta un clima di forte incertezza sia per gli operatori del settore sia per le famiglie, paralizzando il mercato, bloccando le assunzioni, congelando gli investimenti.

Dobbiamo reintrodurre la possibilità di cessioni successive alla prima e prevedere meccanismi che consentano di reprimere frodi e raggiri. Tra questi, ad esempio, l’individuazione di cessionari quali banche, intermediari finanziari iscritti all’albo, società autorizzate alla cartolarizzazione e all’intermediazione finanziaria e imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia, nonché maggiore trasparenza e tracciabilità per via informatica.

Non fermiamo la crescita proprio ora.

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