In questi ultimi giorni mi state scrivendo in tanti i vostri dubbi, le vostre domande e i vostri pareri sulla situazione politica che il Movimento 5 Stelle sta attraversando.
Sono sinceramente felice di leggerli e di leggere anche le vostre critiche e le vostre perplessità. Ho sempre pensato che non si può puntare alle stelle se non si hanno radici ben salde nella realtà. E per questo è necessario il confronto, sempre, soprattutto con gli attivisti e i cittadini attivi che rappresentano la linfa vitale del Movimento.
Non vi nascondo che sono giorni difficili per tutti e anche per me. Come molti di voi, ho vissuto il sogno del Movimento 5 Stelle dagli esordi, dal Vaffa-Day, dalla traversata a nuoto di Beppe nello Stretto di Messina fino all’esperienza di Governo. In questo cammino siamo cresciuti e ci siamo evoluti, abbiamo affrontato difficoltà e raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti. Una costante è rimasta tale: fare gli interessi dei cittadini. Lo stiamo facendo e le misure che abbiamo realizzato al Governo lo dimostrano. Sono orgoglioso di quello che abbiamo portato a casa ma soprattutto della rivoluzione gentile a cui abbiamo dato vita. Abbiamo rivoluzionato il modo di fare politica, abbiamo aperto le porte delle Istituzioni ai cittadini e li abbiamo resi protagonisti del cambiamento. Grazie alla straordinaria fiducia che abbiamo ricevuto, non solo abbiamo dato vita a misure come il Reddito di Cittadinanza, il Codice Rosso, lo Spazzacorrotti e il Superbonus, ma abbiamo anche dimostrato a tutte le forze politiche quanto siano fondamentali per il benessere e la vita quotidiana dei cittadini. Potevamo restare all’opposizione, potevamo pensare al consenso partitico e personale. Ma abbiamo preferito compiere una scelta di responsabilità. E lo abbiamo scelto tutti insieme, noi iscritti. Abbiamo scelto di stare al Governo e portare sulle nostre posizioni e sulle nostre battaglie le altre forze politiche, di qualsiasi schieramento fossero. La priorità, per noi, è sempre stata la realizzazione di misure e di leggi di civiltà che i cittadini ci chiedevano. E quando mi chiedono, quando mi chiedete, se ne è valsa la pena, se è stata una giusta scelta perdere consensi per realizzare il nostro programma elettorale, la mia risposta è sì, senza alcuna esitazione. Abbiamo cambiato il Paese in questi anni e solo fermandoci e guardando indietro possiamo comprendere quante cose abbiamo realizzato. Ci sembrava un sogno irrealizzabile ma lo abbiamo compiuto. E anche se, per alcuni abbiamo fatto errori – chi non li commette? -, posso dirvi con certezza che tutto quello che è stato fatto ha avuto sempre come faro l’interesse e il bene di tutti i cittadini e non quello di pochi o di una forza politica. E di questo ne sono orgoglioso.
Sono altrettanto convinto, però, che possiamo ancora crescere e per farlo è necessario il confronto e il dibattito tra posizioni diverse, per delineare insieme il sentiero da percorrere.