È inaccettabile la posizione assunta dalla Commissione europea di includere nella tassonomia verde l’energia nucleare. Concedere l’etichetta “verde” al nucleare è una scelta miope e incompatibile con la transizione ecologica.
Inserire nella tassonomia l’energia atomica significa non solo classificarla come un’attività sostenibile ma anche, alla luce di ciò, ritenerla meritevole di ricevere finanziamenti nell’ottica della mitigazione della crisi climatica e della transizione energetica.
Tutto questo è impensabile. Il nucleare “verde” non esiste, è un grande imbroglio. L’energia nucleare non è un’energia pulita, è una fonte vecchia e pericolosa e richiede tempi di avviamento lunghi e dispendiosi. Non può essere considerata la giusta risposta al cambiamento climatico né può contribuire alla transizione verso la neutralità climatica.
Il futuro energetico dell’Italia e dell’Europa non è #nucleare ma deve guardare alle fonti rinnovabili. Per questo motivo, è essenziale investire nelle fonti di energia pulita e rinnovabile per tutelare l’ambiente e preservare il benessere economico-sociale dei cittadini e delle generazioni future.