Il PNRR per combattere la criminalità organizzata

1 Febbraio 2022

Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza stanzia risorse ingenti per il rilancio del nostro Paese, mai stanziate prima. Si tratta di una somma di oltre 200 miliardi di euro, rispetto alla quale incombe la minaccia di infiltrazioni criminali. Una minaccia che l’Italia e le nostre autorità sono determinate a prevenire e reprimere.

Se allarghiamo lo sguardo, però, il PNRR può rappresentare anche una preziosa opportunità per combattere la criminalità organizzata sui territori.

Come ha detto il Procuratore Federico Cafiero de Raho, capo della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, in un’intervista pubblicata questa mattina su La Repubblica, con le risorse del PNRR abbiamo l’ultima possibilità di inaridire il terreno in cui le cosche proliferano.

Le mafie, infatti, si insinuano nei territori piegati dal disagio sociale e dall’emergenza economica, nei quartieri ad alta disoccupazione, nelle zone più povere ed emarginate. Sfruttano l’economia sommersa e criminale, avvicinano giovanissimi adolescenti spesso vittime della disoccupazione e danno loro prospettive di carriera criminale e soldi facili. In questo contesto, un’arma potente contro le mafie è il risanamento dei quartieri disagiati e dei luoghi dove la criminalità affonda le sue radici. Il PNRR rappresenta un punto di svolta per dare un volto nuovo al nostro Paese e alle nostre periferie, creare opportunità di sviluppo e di lavoro, coinvolgere i giovani, rendere più sicure le nostre città. In questa prospettiva, fondamentali sono la collaborazione e il lavoro sinergico tra le parti sociali, la scuola, il mondo dell’associazionismo, del volontariato e dello sport.

Mettiamo al centro le periferie e ridiamo bellezza e opportunità ai luoghi più emarginati.

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