Ieri mattina ho avuto il piacere di partecipare a un tavolo di confronto sulla riqualificazione della zona Falcata di Messina e le prospettive future di sviluppo dell’area.
Dopo decenni di interventi scellerati che hanno prodotto contaminazioni di ogni genere e dopo uno stato di abbandono generalizzato, la zona Falcata merita di essere valorizzata, divenire un simbolo di riscatto per la nostra città.
A questo fine si indirizzano i progetti di cui ieri abbiamo discusso con il Presidente Mario Mega, l’Ing. Giovanni Pioggia, Responsabile della sede di Messina dell’IRIB-CNR, il Prof. Josè Gambino e la nostra Sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione, Barbara Floridia.
Ad oggi, per la Zona Falcata vi è un progetto del CNR, finanziato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per realizzare un laboratorio di robotica applicata alla salute umana, alla salute animale e alla salute dell’ecosistema marino e terreste in generale (One Health) unico in Italia. Progetto che potrebbe trovare sintesi in una strategia di riqualificazione, rivitalizzazione e sviluppo dell’area assieme a un Polo delle biodiversità marine, così come suggerito dal Prof. Gambino.
La realizzazione congiunta di questi interventi potrebbe costituire una preziosa occasione di riscatto per la zona Falcata. In questa località, infatti, potrebbe sorgere un grande centro di ricerca internazionale e di promozione della cultura ambientale nei giovani, con tutti gli effetti positivi che ne conseguirebbero sia sul versante della occupazione sia su quello della capacità attrattiva del territorio. Lo dobbiamo alla nostra città, alla nostra storia e ai nostri giovani che sono il nostro futuro.