Nucleare: facciamo chiarezza

8 Gennaio 2022

Sta facendo discutere l’intenzione della Commissione europea di includere nella tassonomia verde anche l’energia nucleare. Questa scelta, qualora confermata, sarebbe inaccettabile e sbagliata poiché metterebbe il nucleare sullo stesso piano delle fonti rinnovabili, consentendo di ricevere gli investimenti previsti dalla normativa. La notizia, inoltre, è stata colta da alcuni partiti quale opportunità per riaccendere il dibattito sul nucleare in Italia. Matteo Salvini, in particolare, non ha perso occasione di diffondere informazioni scorrette per promuovere il nucleare nel nostro Paese. Informazioni sulle quali è necessario fare chiarezza.

TASSONOMIA VERDE: COS’È

Negli scorsi giorni è trapelata l’intenzione della Commissione europea di includere l’energia nucleare nella Tassonomia verde.

La Commissione europea, lo scorso 31 dicembre, ha inviato agli Stati membri l’Atto delegato complementare del regolamento Ue sulla Tassonomia, relativo al gas e al nucleare. Si tratta di un regolamento dell’Unione europea relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari.

La tassonomia funge da strumento di trasparenza solido e basato su criteri scientifici per imprese e investitori, al fine di guidarli nella scelta delle attività da finanziarie. Le attività presenti nella tassonomia sono ritenute idonee a realizzare gli obiettivi del Green Deal. La tassonomia, quindi, guida e mobilita gli investimenti privati nelle attività che sono necessarie per raggiungere la neutralità climatica nei prossimi trent’anni anni, stabilendo le attività nel campo dell’energia che consentono agli Stati membri di raggiungere la neutralità climatica partendo da posizioni diverse. Infatti, attualmente il mix energetico varia da uno Stato membro all’altro.

IL NUCLEARE NELLA TASSONOMIA

In breve. L’inserimento del nucleare nella tassonomia mette sullo stesso piano l’energia nucleare con quelle rinnovabili, consentendo di ottenere gli investimenti previsti per le altre fonti.

Secondo quanto dichiarato in una nota, la Commissione ritiene che il nucleare sia meritevole di essere inserito tra le fonti di energia che facilitano la transizione verso un futuro basato prevalentemente sulle rinnovabili, purché a condizioni chiare e rigorose, considerando in particolare il loro contributo alla transizione verso la neutralità climatica.

TASSONOMIA: PROSSIME TAPPE

Gli Stati membri possono presentare eventuali contributi all’Atto delegato entro il 12 gennaio, data a seguito della quale verrà adottato formalmente dalla Commissione. L’Atto delegato sarà successivamente trasmesso ai colegislatori, quindi al Parlamento europeo e al Consiglio i quali disporranno di quattro mesi di tempo per controllare il testo e eventualmente sollevare obiezioni. Potranno avvalersi di altri due mesi per prolungare il periodo di controllo. Una volta terminato il periodo di controllo e supponendo che nessuno sollevi obiezioni, l’atto delegato entrerà in vigore e si applicherà.

Per questo motivo, è necessario che il Governo italiano intervenga per tempo con le dovute obiezioni alla scelta della Commissione europea di inserire nella tassonomia verde anche l’energia nucleare in quanto non può essere ritenuta fonte sostenibile e pulita al pari delle altre rinnovabili.

ENERGIA NUCLEARE

L’energia nucleare non può essere definita una fonte sostenibile e pulita come i leader di Lega e Fratelli d’Italia stanno affermando nelle ultime ore, diffondendo informazioni errate e fuorvianti sull’energia nucleare.

È giunta l’ora, quindi, di fare chiarezza.

Anzitutto, l’energia nucleare non può essere definita una fonte pulita e sostenibile, come afferma Giorgia Meloni. Benché non emetta anidride carbonica, il nucleare ha un impatto fortemente negativo sull’ambiente circostante e può condurre a rischi maggiori rispetto ai benefici che potrebbero ottenersi. Localizzare un impianto per l’energia nucleare in una zona densamente popolata, infatti, può essere altamente rischioso in termini di sicurezza: se un incidente come quello di Chernobyl si fosse verificato in pianura Padana, ad esempio, avremmo avuto tre milioni di sfollati. Pertanto, è da rigettare la proposta avanzata qualche giorno fa da Matteo Salvini di costruire una centrale nucleare in Lombardia.

Non può ignorarsi, inoltre, il problema relativo alle scorie nucleari per le quali in Italia vi sono solo depositi temporanei. Lo scorso anno, a tal fine, il Governo ha individuato le Regioni da ritenere siti idonei a ospitare il deposito unico di scorie nucleari. In tale occasione, Salvini ha contestato gran voce questa scelta, ingenerando allarme sociale e incrementando forme di protesta NIMBY (Not in my back yard) in ogni territorio.

L’energia nucleare, a differenza di quanto afferma Matteo Salvini, non può risolvere il problema del caro bollette e quello dell’approvvigionamento energetico. Il costo dell’energia non è minore con il nucleare poiché i costi per il nucleare variano da Paese a Paese e il prezzo dell’uranio, combustibile radioattivo necessario per far funzionare le centrali, è in considerevole aumento. Inoltre, non possiamo dimenticare che i tempi di realizzazione delle centrali nucleari sono molto lunghi e i costi di produzione sono più elevati rispetto alle fonti rinnovabili. Ad oggi, quindi, non può essere percorribile la via proposta da Salvini di puntare sul nucleare pulito di quarta generazione, dal momento che non esistono reattori di quarta generazione.

Non si può dimenticare, poi, la volontà di milioni di italiani che, per ben due volte, hanno bocciato il nucleare nel nostro Paese. Da ultimo, nel 2011 dove oltre il 95%, quindi quasi la totalità dei votanti, ha bloccato i piani nucleari del governo.

Il Movimento 5 Stelle sul no al nucleare non farà alcun passo indietro. Noi intendiamo privilegiare un nuovo modello di sviluppo equo e sostenibile a beneficio delle generazioni presenti e future, che contrasti gli sconvolgimenti climatici, che preservi la biodiversità e le risorse naturali, che sia imperniato su programmi e strategie di protezione degli ecosistemi e di promozione di una più elevata qualità dell’ambiente e quindi della comunità nel suo insieme. Per far questo, dobbiamo perseguire gli obiettivi concreti posti in tema di energie rinnovabili e incrementare l’energia pulita.

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