In questi mesi al Governo ci siamo impegnati per poter offrire un sostegno concreto a cittadini, famiglie e imprese. Lo abbiamo fatto prevendendo una serie di contributi volti a rilanciare l’economia e dare un impulso concreto al tessuto produttivo e, di conseguenza, all’occupazione.
Tanti i settori per i quali sono state stanziate risorse: dal mondo dell’edilizia alla mobilità, dal supporto per i diversamente abili a quello per il mondo dello spettacolo e della moda. Particolare attenzione è stata data anche alla promozione delle infrastrutture per il digitale e alla tutela dell’ambiente.
Di seguito alcuni dei contributi in arrivo, attivi e in scadenza:
– Bonus Prima casa under 36
– Contributo per genitori con figli diversamente abili
– Bonus Teatro e Spettacoli
– Bonus Tessile, Moda e Accesori
– Bonus Telefono e internet
– Ecobonus auto usate
– Assegno unico familiare
– Bonus TV e decoder
– Bonus rottamazione TV
– Bonus acqua potabile
– Bonus risparmio idrico
– Bonus verde
– Bonus Facciate
– Bonus mobili
Il Bonus prima casa under 36, previsto dal decreto Sostegni bis (D.l. n. 73/2021), punta a favorire i più giovani nell’acquisto della prima casa di abitazione attraverso alcune misure di favore come l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e il riconoscimento di un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a Iva.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – Il bonus è riservato ai soggetti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto è rogitato e con un ISEE non superiore a 40mila euro annui. Inoltre, il contribuente, al momento della stipula dell’atto, deve dichiarare di essere in possesso della relativa attestazione ISEE in corso di validità (o di aver già provveduto a richiederla in data anteriore o almeno contestuale alla stipula dell’atto).
I vantaggi del bonus prima casa under 36 – È prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e, in caso di acquisto soggetto a Iva, è riconosciuto anche un credito d’imposta pari all’imposta pagata per l’acquisto, che potrà essere utilizzato a sottrazione delle imposte dovute su atti, denunce e dichiarazioni dei redditi successivi alla data di acquisto o usato in compensazione tramite F24. Inoltre, non è dovuta l’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative. Per godere dell’esenzione il beneficiario dovrà dichiarare la sussistenza dei requisiti nel contratto o in un documento allegato.
Scadenza – Si può usufruire del bonus se l’acquisto avviene tra il 26 maggio 2021 e il 30 giugno 2022.
I contratti preliminari di compravendita e le aste giudiziarie – I contratti preliminari di compravendita non possono godere delle agevolazioni in quanto la norma fa riferimento ai soli atti traslativi o costitutivi a titolo oneroso. Resta fermo che, in presenza delle condizioni di legge, successivamente alla stipula del contratto definitivo di compravendita, è possibile presentare formale istanza di rimborso per il recupero dell’imposta proporzionale versata per acconti e caparra in forza dell’articolo 77 del TUR. Semaforo verde, infine, per gli immobili acquistati tramite asta giudiziaria, che possono accedere comunque al beneficio.
Per ulteriori informazioni: CLICCA QUI
CONTRIBUTO MENSILE PER GENITORI DISOCCUPATI O MONOREDDITO CON FIGLI DISABILI
Il bonus, introdotto dalla Legge di bilancio 2021 e poi modificato con il Decreto Sostegni, prevede un contributo mensile fino a un massimo di 500 euro, per i genitori con figli affetti da disabilità.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – Il bonus spetta a uno dei genitori disoccupati o monoreddito, facenti parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%. Nello specifico, per:
– “genitori disoccupati o monoreddito” si intende la persona priva d’impiego oppure la persona il cui reddito da lavoro dipendente non superi le 8.145 euro all’anno o 4.800 euro annui da lavoro autonomo;
– “nuclei familiari monoparentali” si intendono i nuclei familiari caratterizzati dalla presenza di un solo genitore con uno o più figli con disabilità a carico;
– “genitore monoreddito” si intende un individuo che ricava tutto il proprio reddito esclusivamente dall’attività lavorativa, sia pure prestata a favore di una pluralità di datori di lavoro, ovvero sia percettore di un trattamento pensionistico previdenziale. A tal fine non si tiene conto della percezione di eventuali altri trattamenti assistenziali. Si prescinde, in ogni caso, dall’eventuale proprietà della casa di abitazione.
Per accedere al bonus è necessario essere residenti in Italia, avere un ISEE non superiore a 3.000 euro, essere disoccupato, monoreddito e facente parte di un nucleo familiare monoparentale.
I vantaggi del bonus – Il beneficio è corrisposto mensilmente dall’INPS, previa domanda del genitore, per un importo pari a 150 euro. L’importo sarà di 300 euro o a 500 euro complessavi in caso di due o più figli a carico con una disabilità riconosciuta non inferiore del 60 per cento.
Quando e come ottenerlo – La domanda potrà essere presentata telematicamente all’INPS, con le modalità che verranno definite in un’apposita circolare.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – Il contributo è rivolto alle imprese che effettuano attività teatrali e spettacoli dal vivo, anche attraverso l’utilizzo di sistemi digitali, che hanno subito nell’anno 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 20% rispetto al 2019 un credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24.
I vantaggi del bonus – Il bonus riconosce un credito di imposta nella misura del 90% delle spese sostenute nel 2020, nei limiti delle risorse disponibili, e anche per le attività realizzate attraverso l’utilizzo di sistemi digitali per la trasmissione di opere dal vivo, quali rappresentazioni teatrali, concerti, balletti.
Quando e come ottenerlo – Per accedere al credito d’imposta, occorre comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese sostenute nel 2020, utilizzando il modello approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate dell’11 ottobre 2021. La domanda può essere presentata a far data dal 14 ottobre 2021 fino al 15 novembre 2021. La Comunicazione può essere inviata esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal contribuente oppure tramite un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
BONUS “TESSILE, MODA E ACCESSORI”
Il bonus “Tessile, moda e accessori”, previsto nel decreto Rilancio, mira a sostenere le imprese attive nell’industria tessile e della moda, delle calzature e della pelletteria.
I vantaggi del bonus – Il bonus prevede un credito d’imposta nella misura del 30% del valore delle rimanenze finali di magazzino, eccedente la media del medesimo valore registrato nei 3 anni precedenti a quello di spettanza del beneficio
Quando e come ottenerlo – Per accedere al bonus, utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, occorre comunicare all’Agenzia delle Entrate tale “incremento di valore delle rimanenze finali di magazzino”, al fine di consentire l’individuazione, nei limiti delle risorse disponibili, della quota effettivamente fruibile del credito. La Comunicazione va inviata esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal contribuente oppure tramite un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni, nei termini che saranno definiti con successivo provvedimento, una volta intervenuta l’autorizzazione della misura da parte della Commissione Europea.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Il bonus “Telefono e Internet”, gestito dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, prevede sconti per famiglie a basso reddito sulle tariffe telefono e internet per la linea di casa.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – Possono accedere allo sconto, tutti i nuclei familiari a basso reddito che un reddito annuale inferiore a 8.112,23 euro, come certificato dall’Indicatore di situazione economica equivalente (ISEE).
I vantaggi del bonus – Il bonus prevede uno sconto del 50% sul canone di accesso alla rete telefonica fissa, che da 19 euro passa a 9,5 euro, 30 minuti gratuiti di telefonate da telefono fisso verso tutte le numerazioni nazionali fisse e mobili.
Quando e come ottenerlo – Per accedere, è necessario presentare alla società TIM S.p.A., attualmente incaricata di fornire il Servizio Universale, il modulo predisposto da TIM S.p.A; il certificato ISEE e un documento valido di identità La documentazione deve essere inviata al numero verde fax 800.000.314 o all’indirizzo: TIM casella postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma).
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Il bonus, istituito nel decreto Sostegni Bis fondi, prevede un contributo per l’acquisto di per l’acquisto di vetture di seconda mano di classe non inferiore a Euro 6.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – Per accedere agli inventivi, sarà necessario rottamare la propria vecchia auto, immatricolata da almeno 10 anni e intestata da almeno 12 mesi all’acquirente o a un familiare convivente, e rientrare nella stessa categoria dell’auto da acquistare.
I vantaggi del bonus – Il contributo e si differenzia a seconda della fascia di emissioni del veicolo:
- 0-60: 2.000 euro;
- 61-90: 1.000 euro;
- 91-160: 750 euro.
Quando e come ottenerlo – A partire dalle ore 10 di martedì 28 settembre 2021 i concessionari possono accedere sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it per inserire le prenotazioni degli incentivi per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati a basse emissioni.
Si tratta di un contributo che sarebbe dovuto partire dal 1° luglio 2021 ma diventerà operativo soltanto a partire dal 2022, attribuito a tutti i nuclei familiari con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza sino al compimento deli 21 anni, spetta anche per i figli inabili a carico, a prescindere dall’età.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – Potranno accedere al bonus lavoratori autonomi, disoccupati, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, titolari di pensione da lavoro autonomo, nuclei che non hanno uno o più requisiti per godere dell’ANF.
L’assegno temporaneo sarà riconosciuto sulla base di requisiti di cittadinanza, residenza e domicilio con il figlio a carico e verrà erogato in funzione del numero dei figli e in misura decrescente all’aumentare del livello di ISEE (fino ad azzerarsi a 50.000 euro di ISEE). Sarà preso in considerazione l’ISEE minorenni in corso di validità del genitore in cui risulti presente il minore.
I vantaggi del bonus – È riconosciuto un contributo mensile fino a 250 euro per ciascun figlio fino ai 21 anni di età, maggiorato dal terzo figlio e nel caso di disabilità.
Quando e come ottenerlo – La domanda potrà essere presentata, dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2021, attraverso i seguenti canali:
- portale web, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile al seguente indirizzo (https://servizi2.inps.it/servizi/sportelloauf) o dalla home page del sito con SPID, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e PIN (se rilasciato entro il 1° ottobre 2020);
- Contact Center Integrato;
- Patronati.
Per le domande che saranno presentate entro il 30 settembre 2021, l’assegno temporaneo sarà riconosciuto dal mese di luglio 2021. Pertanto, non è necessario presentare la domanda nei primi giorni in cui il servizio sarà attivo e in cui potrebbe verificarsi un elevato afflusso di utenti.
Il pagamento dell’assegno avviene, di norma, al genitore richiedente con accredito su conto corrente, bonifico domiciliato, carta di pagamento con IBAN, libretto postale intestati al richiedente. Nell’ipotesi di genitori separati legalmente ed effettivamente oppure divorziati con affido condiviso del minore, il pagamento è diviso al 50% tra i due genitori. In presenza di accordo tra i genitori separati o divorziati, il pagamento è effettuato all’unico genitore richiedente.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Il bonus, istituito in Legge di Bilancio 2018, ha previsto prevede un’agevolazione per l’acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi che diventeranno operativi a partire dal 2022, nonché per l’acquisto di decoder per la ricezione satellitare.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – È riconosciuto, una sola volta per ciascun nucleo familiare e per l’acquisto di un solo apparecchio nel periodo di riferimento, ai cittadini residenti in Italia, appartenenti a nuclei familiari per i quali il valore dell’ISEE, risultante da una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) in corso di validità, non è superiore a 20.000 euro o, in alternativa, ai cittadini che al 31 dicembre 2020 risultino di età pari o superiore a settantacinque anni, residenti in Italia, ed esenti dal pagamento del canone tv ai sensi dell’articolo 1, comma 132, della legge n. 244 del 2007
I vantaggi del bonus e come ottenerlo – Il contributo è riconosciuto sotto forma di sconto praticato dal venditore dell’apparecchio sul relativo prezzo di vendita, comprensivo di IVA, per un importo pari a 30 euro o pari al prezzo di vendita se inferiore.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
È un contributo concesso una sola volta, dal 23 agosto 2021 al 31 dicembre 2022, per l’acquisto di un solo apparecchio televisivo, a fronte della rottamazione di un apparecchio obsoleto, cioè acquistato prima del 22 dicembre 2018.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – I beneficiari sono i cittadini che versano il canone TV mediante la bolletta elettrica oppure tramite modello F24 o i cittadini che al 31 dicembre 2020 risultino di età pari o superiore ai settantacinque anni, residenti in Italia, ed esenti dal pagamento del canone tv ai sensi dell’articolo 1, comma 132, della legge n. 244 del 2007.
I vantaggi del bonus e come ottenerlo – Il bonus è riconosciuto sotto forma di sconto praticato dal venditore dell’apparecchio televisivo sul prezzo di vendita, per un importo pari al 20% per cento del prezzo, entro l’importo massimo di 100 euro. Il bonus “tv-decoder” e il bonus “rottamazione tv” sono cumulabili tra loro.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Il bonus è volto a razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica.
I vantaggi del bonus – Si prevede un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche e a 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Come richiedere il bonus – L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. In ogni caso, per le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021 – pdf sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Dopodiché, il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Per favorire il risparmio di risorse idriche è riconosciuto un bonus di 1.000 euro alle persone fisiche, residenti in Italia, che sostituiscono su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari:
- i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto
- la rubinetteria, i soffioni e le colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.
In particolare, l’agevolazione è riconosciuta per le spese sostenute per
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
È possibile utilizzare il bonus fino al 31 dicembre 2021.
Le modalità per ottenere il bonus saranno definite da un decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2021.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Danno diritto all’agevolazione anche le spese di progettazione e manutenzione se connesse all’esecuzione di questi interventi.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – Hanno diritto all’agevolazione i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese. Sono agevolabili anche le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
La detrazione non spetta, invece, per le spese sostenute per:
- la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati
- i lavori in economia.
I vantaggi del bonus – La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Pertanto, la detrazione massima è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile. Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che ne consentano la tracciabilità (per esempio, bonifico bancario o postale).
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Il Bonus facciate è un’agevolazione prevista per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi. In particolare, si tratta delle zone A e B individuate dall’articolo 2 del decreto n. 1444/1968 del Ministro dei lavori pubblici:
- la prima (zona A) include le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi;
- la seconda (zona B), invece, include le altre parti del territorio edificate, anche solo in parte, considerando tali le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è superiore a 1,5 mc/mq.
Se i lavori di rifacimento della facciata, quando non sono di sola pulitura o tinteggiatura esterna, riguardano interventi che influiscono dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, è richiesto che siano soddisfatti i requisiti di cui al decreto Mise 26 giugno 2015 (“Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici”) e quelli, relativi ai valori di trasmittanza termica, indicati alla tabella 2 allegata al decreto Mise 11 marzo 2008. In queste ipotesi, l’ENEA effettuerà controlli sulla sussistenza dei necessari presupposti, secondo le procedure e modalità stabilite dal decreto interministeriale 11 maggio 2018.
Si applicano le disposizioni del decreto Mef n. 41/1998, ossia il regolamento in materia di detrazioni per le spese di ristrutturazione edilizia.
I vantaggi del bonus – consiste in una detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90% delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021 per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. I beneficiari possono optare alternativamente per:
- per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
- per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Il Bonus mobili prevede un’agevolazione per l’acquisto di elettrodomestici da destinare ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus – Si può usufruire dell’agevolazione per l’acquisto di elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione spetta anche per gli acquisti effettuati nel 2021, ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2020.
Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000), come prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011.
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di spesa va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.
I vantaggi del bonus – Il bonus consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro. Per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è elevato a 16.000 euro.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI