Oggi abbiamo assistito ad un triste teatrino. In Consiglio dei Ministri Lega, Forza Italia e Italia Viva hanno iniziato a chiedere, all’unisono, l’abolizione del reddito di cittadinanza. Il loro ostruzionismo è stato ripetutamente manifestato nonostante il Presidente del Consiglio Mario Draghi abbia, a più riprese, difeso la misura esprimendosi favorevolmente rispetto al suo rifinanziamento.
Pensare di eliminare una misura creata per di chi vive quotidiane difficoltà significa guardare con poca attenzione ai bisogni del nostro Paese. Bene discutere criticamente su come migliorare il reddito. Ma stabilire, a priori, di osteggiare una misura che è presente nella maggior parte dei Paesi europei è strumentale e dannoso.
Il reddito di cittadinanza è uno strumento di welfare che ha consentito a milioni di famiglie di uscire dalla povertà assoluta. E, attenzione, non è una forma di assistenzialismo, ma un modo per favorire l’inclusione sociale e l’abbattimento del dislivello economico.
Ci dissociamo dall’agire di quei pochi partiti che vogliono smantellare una misura di civiltà. Non consentiremo che ciò avvenga. Come MoVimento 5 Stelle restiamo in prima linea a difendere i più deboli: il nostro impegno è volto a blindare questo strumento sociale da noi fortemente voluto.