Per Don Pino Puglisi la lotta alla mafia è stata una missione di fede

15 Settembre 2021

Don Pino Puglisi lo aveva capito: per combattere la mafia si deve combattere anzitutto la mentalità mafiosa, quella dell’illegalità, quella disposta a svendere la dignità dell’uomo per i soldi. Padre Puglisi aveva capito che questa battaglia doveva partire dall’educazione dei più giovani. Ed è proprio a questo scopo che dedicò la sua intera vita.

Da sacerdote, fece della lotta alla mafia la sua missione di fede. Condusse la sua attività pastorale in uno dei quartieri più difficili di Palermo, il quartiere Brancaccio. Coinvolse, pian piano, nei gruppi parrocchiali tantissimi ragazzi, strappandoli dal degrado della strada e dalla incombente minaccia della illegalità diffusa. Combatté la mafia a testa alta e col sorriso.

Il suo sacrificio di vita ci ha lasciato un insegnamento prezioso: bisogna parlare di mafia e parlarne spesso, nelle scuole e nelle piazze ma soprattutto ai bambini e agli adolescenti. A ventotto anni dal suo tragico omicidio, questo insegnamento non è rimasto inascoltato. Anzi, è diventato impegno concreto delle istituzioni e della scuola. Ricordo ancora quando a scuola i professori ci fecero leggere un libro sulla sua vita che mi appassionò tanto. A distanza di anni ricordo ancora le riflessioni a cui quella lettura ci ha portato e rivedo nelle azioni e nei gesti dei miei insegnanti l’autentica missione di don Puglisi: educare i giovani alla cultura della legalità come arma contro la criminalità.
Nell’anniversario della morte di don Puglisi, il mio pensiero e il mio ringraziamento va anche a loro, per l’impegno concreto che ogni giorno profondono per l’educazione dei nostri ragazzi.

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