Reddito di cittadinanza: i dati confermano che funziona

30 Agosto 2021

Gli attacchi di Salvini al Reddito di cittadinanza e a tutti i suoi percettori sono ignobili.

Dopo aver approvato e sostenuto il Reddito di Cittadinanza nel 2018 quando sedeva al Governo, Salvini oggi dichiara di voler presentare un emendamento a sua prima firma per cancellare la misura. Per Salvini, questo strumento sarebbe “un insulto a chi si alza alle sei di mattina”, un fallimento assoluto che “disincentiva alla fatica”.

Eppure i dati da mesi ci dicono il contrario.

Prima dell’introduzione del Reddito di cittadinanza, più di un milione di bambini e minori vivevano sotto la soglia della povertà assoluta. Un dato allarmante. Dopo soli otto mesi dall’introduzione di questo strumento, il tasso di povertà assoluta è sceso oltre il 60%. Un risultato storico. Attualmente sono più di un milione e trecentomila famiglie a ricevere questo aiuto concreto che garantisce loro ciò che per i più è scontato, come mettere un pasto caldo a tavola o pagare le bollette.

Con il Reddito di cittadinanza abbiamo messo al primo posto le famiglie, i bambini, i cittadini e abbiamo rilanciato i consumi. Ma, soprattutto, abbiamo ridato dignità a tutte queste persone che negli anni hanno vissuto ai margini.

Alla Casta, però, il Reddito di cittadinanza non piace. Per #Renzi “le persone devono soffrire”, per la #Meloni chi prende il reddito è “strapagato e sta a casa a non fare niente”. Una retorica anti-reddito che non solo ignora i dati ma che è cieca ai bisogni dei cittadini.
Noi non voltiamo le spalle a chi ha più bisogno. Per noi del Movimento 5 Stelle, nessuno deve rimanere indietro.

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