Durigon: non si puó restare in silenzio rispetto alle sue dichirazioni

25 Agosto 2021

Sono passate quasi tre settimane dalla proposta di Claudio Durigon di intitolare un parco pubblico, dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ad Arnaldo Mussolini. Dichiarazioni gravi per le quali anch’io ho chiesto pubblicamente, qualche giorno fa, sia le scuse sia le dimissioni del sottosegretario leghista.

A questa richiesta, si aggiungono voci autorevoli del mondo dell’antimafia, come Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e Giovanni Impastato, fratello di Peppino, vittima di Cosa Nostra. Per Don Luigi Ciotti quella di Durigon è una proposta inaccettabile, uno schiaffo a Falcone, Borsellino e a tutte le vittime di mafia. Per Giovanni Impastato, è un tradimento alla nostra Costituzione.

Quello che è certo è che i valori di antifascismo e antimafia non possono essere messi in discussione, tantomeno da chi ricopre ruoli istituzionali. Le istituzioni, come diceva Falcone e come ci ricorda Don Ciotti, sono sacre. Per questo motivo, le dichiarazioni di Durigon non devono passare in sordina, né possono essere considerate solo uno “scivolone”. Non si può restate in silenzio, serve una risposta chiara per tutti i cittadini indignati da queste dichiarazioni.

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