La ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone ci parla delle iniziative che sta portando avanti, con una riflessione su Transizione Ecologica e mondo del lavoro. Infine, anche una curiosità sul suo approccio ai social.
Come spieghi a ragazze e ragazzi le opportunità che la Transizione Ecologica può offrire loro? Quali esempi pratici?
Per ragazze e ragazzi la Transizione Ecologica è una grande sfida ma anche una grande opportunità: avranno la possibilità di riscrivere il futuro del paese ma anche di formarsi e trovare nuovi spazi. L’utilizzo di nuove tecnologie e la scoperta di nuovi mestieri poterà ad affermare le nuove generazioni in un mondo più digitale ma anche più sostenibile, con la consapevolezza che a noi è mancata, sulle potenziali opportunità offerte da un mondo interconnesso grazie a internet. L’Organizzazione mondiale del lavoro stima che ci saranno 24 milioni di posti di lavoro in più nel mondo entro il 2030 se rispettassimo integralmente l’Accordo di Parigi sul clima. Il nostro Paese con il PNRR punta molto sulla transizione ecologica e figure come il valutatore di impatto ambientale, il green designer o il certificatore energetico sono alcuni esempi di lavori “verdi” che saranno sempre più richiesti in futuro.
Occupazione giovanile: hai parlato della necessità di un “ponte tra scuola e lavoro”. Cosa si può fare nel concreto e cosa hai in cantiere?
Il mondo del lavoro che ci aspetta sarà completamente diverso rispetto a quello a cui siamo stati preparati. Oggi con l’industria 4.0 i piani industriali cambiano di mese in mese, solo qualche anno fa cambiavano di anno in anno. Viviamo in un momento storico pieno di cambiamenti improvvisi che non ci permettono più di fare piani industriali decennali e i mercati sono in continuo mutamento e sovrapposizione. Bisogna essere più dinamici e valorizzare le competenze in un’ottica più pratica e meno accademica. I titoli di studio sono fondamentali, ma deve esserlo anche la valorizzazione delle competenze acquisite nella vita, anche fuori dai percorsi scolastici. Ci sono mestieri richiesti da diverse aziende che non hanno ancora un titolo di studio riconosciuto, il tempo per organizzare un piano accademico per accogliere la domanda potrebbe arrivare quando ormai la richiesta non è più necessaria. Vogliamo tradurre la passione dei giovani nell’opportunità di crescita del futuro del paese. Per farlo ci vuole un atto di fiducia nelle nuove generazioni.
Uno dei canali che hai scelto per dialogare con i giovani è Twitch. Che potenzialità vedi in questo strumento? Perché secondo te è un buon mezzo per confrontarsi su temi di dibattito politico e attualità?
Per comunicare con i ragazzi bisogna andare dove loro passano più tempo. La piattaforma Twitch sta diventando il media di riferimento per diversi giovani. Non è più come agli inizi in cui c’erano solo gamer. Oggi ci sono trasmissioni di diverso tipo e con contenuti anche non legati al gaming. La cosa che però differenzia questa piattaforma dalle altre è l’interazione immediata che i partecipanti hanno con gli streamer e che credo sia lo stimolo principale e anche il segreto del successo della piattaforma. Per esperienza devo dire che è uno strumento con cui mi trovo molto bene e su cui passerei più tempo a dialogare con i ragazzi se ne avessi l’opportunità.
Grazie Fabiana, i giovani sono sempre stati e restano al centro dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle.