La viceministra allo Sviluppo Economico Alessandra Todde ci parla del suo impegno per la transizione ecologica e degli ultimi risultati ottenuti al governo, con un importante esempio pratico. Scoprite quale
Cos’è per te la transizione ecologica?
L’obiettivo che ci poniamo sul tema della transizione ecologica è molto ambizioso: si tratta di intervenire, progressivamente, su tutti gli ambiti della vita umana. Dalla produzione di oggetti, carburanti, e la fornitura di servizi, passando per la produzione di cibo e ogni attività sociale: tutto deve essere ripensato in modo da impattare sempre meno sull’ambiente.
L’ambito è ambientale ma l’approccio con cui portare avanti la Transizione è di tipo aziendale. Sono le aziende le protagoniste, perché tutto ciò che deve essere sottoposto a una transizione graduale passa da loro: dai carburanti, al cibo, dall’abbigliamento, a ogni oggetto di uso quotidiano. Il Ministero della Transizione Ecologica avrà un ruolo centrale nella gestione dei fondi del Recovery plan. L’Ue ha chiaramente detto che l’obiettivo delle risorse del Next Generation Eu è quello di rendere l’Europa “più ecologica, digitale e resiliente”. Infatti, il 37% delle risorse del Recovery deve essere destinata all’ambiente. Al momento l’Italia prevede, nel suo Recovery plan, l’investimento del 31% delle risorse sul tema.
Cosa significa creare posti di lavoro con la transizione ecologica, l’economia circolare e la sostenibilità ambientale?
Parto da una semplice riflessione. Il PNRR comporterà un grosso impegno anche economico da parte dell’Italia e delle sue generazioni future. E la transizione Green occupa un capitolo molto importante. Spendere miliardi di Euro senza pensare a come creare valore sui territori con le nuove filiere, nuovi posti di lavoro e nuove professioni non è saggio. Anche perché rischiamo di pagare per alimentare attività produttive di altri Paesi. Quindi bisogna lavorare intensamente per far nascere la filiera della nuova mobilità, delle batterie, dell’idrogeno verde che sarà utile ad industria, settore navale e trasporto pesante. E lavorare sulla valorizzazione delle materie prime secondarie e dell’economia circolare. Il riciclo e riutilizzo della plastica va assolutamente in questa direzione.
Ci racconti la notizia del sito all’avanguardia per la produzione di plastica riciclata a Pozzilli? Qual è stato il nostro contributo?
Abbiamo lavorato per mesi monitorando l’evolversi della situazione e svolgendo un importante ruolo di mediazione prima di arrivare ad annunciare questo nuovo futuro per lo stabilimento Unilever di Pozzilli. In Molise nascerà uno dei più avanzati siti in Europa per la produzione di plastica riciclata. Unilever e Seri Plast hanno annunciato la costituzione di una partnership per riconvertire lo stabilimento di Pozzilli attraverso una joint venture. Il progetto, realizzato anche con il supporto del MISE, creerà un futuro sostenibile per la Regione, convertendo il sito e salvaguardando occupazione e indotto (400 lavoratori). Pozzilli rappresenta ciò che intendiamo per transizione ecologica e quindi non potevamo non sostenere questo rilancio industriale. Lo stabilimento sarà l’unico nel Sud Italia in grado di recuperare plastica riciclata post-consumo. Il futuro stabilimento ha il potenziale per rendere Pozzilli e la Regione Molise leader nel settore dell’economia circolare in Italia e anche in Europa.
Grazie Alessandra, avanti tutta!