In questo post proverò a ricostruire le ultime vicende e a riassumere le nostre posizioni.
In vista del voto di fiducia vorrei che riflettessimo assieme, con il senso di responsabilità a cui ci siamo sempre appellati, sul significato e sulle modalità del nostro appoggio a questo governo. Le esigenze del Paese sono urgenti, e vengono prima di ogni altra cosa. Sono convinto che, mai come ora, sia fondamentale far sentire il peso del MoVimento 5 Stelle nelle scelte presenti e future.
Credo sia il momento di fare un po’ di chiarezza, ecco perché ho pensato di fare questo post. A ogni grafica si accompagna una didascalia. Vi invito a leggerle tutte e a condividere il post se siete d’accordo. Stiamo uniti!
Come sappiamo, all’origine di questa assurda crisi di governo in piena pandemia c’è la decisione di Renzi di ritirare l’appoggio al governo Conte.
Dopo un tentativo di ricomposizione nel quale Italia Viva ha rotto definitivamente, il presidente Mattarella ha fatto un appello a tutte le forze politiche e ha incaricato il presidente Draghi di formare un governo. Quindi non si tratta, come dicono alcuni, della ricerca di un accordo da parte del MoVimento con partiti che hanno una storia e una visione completamente diversa dalla nostra. Si tratta di senso di responsabilità.
Il presidente incaricato Draghi ha ascoltato le varie forze politiche, come promesso. Le posizioni emerse gli hanno permesso di definire un programma che rispecchia le necessità più importanti per il Paese e le azioni per intervenire.
Il presidente Conte si è subito mostrato disponibile a dare anche il suo contributo per arrivare a una soluzione rapida. Di fronte al MoVimento ha sottolineato l’esigenza di non far mancare il nostro contributo e di non autoescluderci.
Il garante Beppe Grillo è intervenuto in prima persona, ci ha messo la faccia e ha elencato le priorità per il MoVimento 5 Stelle. In primis, la creazione di un Ministero per la Transizione Ecologica.
Luigi Di Maio ha espresso una posizione forte e chiara, a tutela delle nostre conquiste e nell’interesse primario dei cittadini. Ha richiamato tutti a un atto di responsabilità e ha dichiarato di votare SÌ su Rousseau.
Nella votazione è passato il SÌ ad un governo tecnico-politico con un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difende i principali risultati raggiunti dal MoVimento, quindi il capo politico reggente Vito Crimi ha comunicato che l’appoggio a questo governo da quel momento sarebbe stata la nostra linea politica. Una decisione presa a maggioranza e in democrazia, con una grande partecipazione di noi iscritti al MoVimento.
Dal presidente Draghi abbiamo avuto precise garanzie, come ribadito anche da Roberto Fico. La difesa del Reddito di Cittadinanza e la valorizzazione di temi come quello ambientale sono stati accolti come punti fermi del nuovo governo.
La nostra è una posizione coerente anche con le fortissime ragioni che hanno portato alla nascita del MoVimento. Una tra tutte: realizzare finalmente le riforme che nessun altro voleva consegnare ai cittadini. Adesso le dobbiamo difendere, non possiamo tirarci indietro.