Qualcuno forse pensa che gli italiani siano interessati a chi prende di più e chi prende di meno nei sondaggi o ai ‘colpi di scena’ di qualche politico. La verità è una: i cittadini sono stanchi. Stanchi di certa politica totalmente scollegata dalla vita reale e dai problemi, quelli seri. Noi preferiamo guardare avanti e continuare a fare cose concrete, il resto sono chiacchiere.
Chi è soltanto in cerca di qualche poltrona in più deve avere piena consapevolezza del danno che si fa al Paese con i giochetti politici sulla pelle dei cittadini. Specialmente in questo momento. Diciamo le cose come stanno, questa situazione politica ora ci inizia a mettere in difficoltà anche agli occhi d’Europa e del mondo, mentre per altro verso occorrono interventi urgenti per la ripartenza. Ma occorrono subito, non tra mesi. Per questo motivo il MoVimento 5 Stelle sta continuando a lavorare per dare risposte e stabilità al Paese. Questo è l’atteggiamento giusto, non la speculazione.
Noi andiamo avanti. Ad esempio, con il Patto per l’Export promosso dal ministro Di Maio arrivano altri fatti concreti: continuano ad aumentare le esportazioni di prodotti italiani. Non si tratta di un colpo di fortuna: dietro c’è un lavoro quotidiano, duro e costante nell’esclusivo interesse del Paese.
I dati Istat di novembre testimoniano con numeri precisi la crescita del nostro export:
● + 4% rispetto al mese precedente;
● +1,1% rispetto a un anno fa.
– Le nostre esportazioni crescono rispetto all’area UE:
● +4,8% su base mensile, +0,3% su base annua;
– Verso i Paesi extra UE:
● +3,2% rispetto a ottobre 2020;
+2% guardando ad un anno fa.
– Rispetto allo stesso mese del 2019 aumentano le esportazioni:
● verso Cina +34,9%,
● verso Stati Uniti +4,7%,
● verso Svizzera +12,8%,
● verso Germania +8,6%,
● verso Regno Unito +7,5%.
Un’altra iniziativa che portiamo avanti proprio in questo periodo grazie all’impegno della ministra Nunzia Catalfo e della viceministro Laura Castelli è quella relativa ai 2,5 miliardi per garantire l’anno bianco contributivo agli autonomi e ai professionisti più colpiti dalla crisi. Con uno stanziamento aggiuntivo da 1,5 miliardi, arriviamo a quota 2,5 per finanziare il Fondo istituito nella legge di Bilancio che esonera dal pagamento dei contributi previdenziali le categorie più colpite dalla crisi, come autonomi e professionisti, garantendo loro un “anno bianco” contributivo.
Per noi resta prioritario anche prorogare la cassa integrazione Covid nel prossimo Decreto Ristori e garantire pari diritti a tutti i lavoratori, introducendo misure specifiche per gli autonomi, sulla formazione e la valorizzazione delle competenze professionali. A sostegno di tutte queste categorie continuiamo a investire sul nostro capitale umano, le nuove competenze e le politiche attive, non solo per uscire presto da questa emergenza, ma per ridisegnare il mondo del lavoro futuro.
Queste iniziative per noi significano non perdere di vista i veri obiettivi dell’azione politica. Significano costruire, volendo bene al nostro Paese mentre lavoriamo al suo servizio. Solo così potremo risollevarci più forti di prima.