Il Paese sta affrontando la seconda ondata della pandemia, tra i sacrifici di cittadini e categorie produttive, il lavoro senza sosta di personale sanitario e forze dell’ordine, l’impegno di tutte le Istituzioni, a tutti i livelli. In questo quadro abbiamo notizia dei primi bonifici dei contributi a fondo perduto, che arriveranno all’inizio della prossima settimana. Intanto è stato approvato il secondo decreto economico di questa fase: il ‘Ristori Bis’
L’Agenzia delle Entrate ha già disposto il pagamento di circa 1 miliardo di euro a più di 200mila imprese. All’inizio della prossima settimana, infatti, queste attività economiche e produttive riceveranno sul conto corrente i bonifici dei contributi a fondo perduto stabiliti con il decreto Ristori, attraverso un’operazione automatica.
Nel comunicato dell’Agenzia delle Entrate si legge che “è stato possibile erogare i contributi in soli nove giorni dall’emanazione del decreto Ristori” e “senza richiedere alcun adempimento ai contribuenti coinvolti, che vedranno accreditarsi le somme maggiorate direttamente sul conto corrente indicato nella domanda relativa al primo contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio.
A ricevere i contributi sono anche 154mila bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti per un importo di oltre 726 milioni di euro e 25mila operatori dell’ospitalità per 106 milioni di euro. Sono 32mila i beneficiari con sede nel territorio della Lombardia, più di 20mila nel Lazio, 17mila circa in quattro regioni: Veneto, Campania, Toscana ed Emilia Romagna. Circa 13mila in Sicilia e Puglia, oltre 5mila in Calabria e Marche”.
Intanto, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Ristori Bis, con un nuovo pacchetto di interventi per almeno 2,5 miliardi di euro. Le misure saranno approfondite nel dettaglio nei prossimi giorni, ma possiamo già dire che sono previsti altri aiuti consistenti per lavoratori, imprese, professionisti e famiglie. Alcuni esempi: congedi parentali con un’indennità al 50% della retribuzione per i genitori lavoratori dipendenti che hanno i figli a casa da scuola o in alternativa un bonus baby sitter da 1000 euro; sospensione dei pagamenti di novembre per i professionisti e le partite Iva che hanno dovuto sospendere la loro attività; sospensione dei versamenti contributivi e assistenziali che spettano alle imprese per i lavoratori dipendenti. Inoltre nelle zone arancioni e rosse, la sospensione potrà essere prolungata.
Infine, per quanto riguarda i pagamenti della cassa integrazione da parte di Inps, è arrivato l’aggiornamento con i dati al 3 novembre 2020. “Ad oggi – si legge nel comunicato dell’Istituto del 5 novembre – il 99,65% dei lavoratori ha ricevuto pagamenti“.