Sono ore delicate, in cui si deve parlare poco, ascoltare tanto e fare nel più breve tempo possibile. È una delle fasi più dure di questa pandemia. Corriamo su un crinale dove si incontrano due necessità assolute: salvare vite umane e dare fiato a chi è economicamente in affanno. Sappiamo bene che contro questo flagello così subdolo non ci sono ricette valide già a priori, ma risposte diverse a seconda delle circostanze.
Ognuno si prenda le sue responsabilità: sindaci, Regioni, Governo, maggioranza, opposizioni, Parlamento, forze politiche. Non dobbiamo parlarci addosso, ma metterci la faccia e prendere per mano il Paese. Stavolta tutti assieme, veramente. Bisogna integrare le proposte dei cittadini nel processo decisionale e tagliare immediatamente fuori la criminalità organizzata dalla possibilità di sciacallare sulla sofferenza. Non servono buoni propositi, ma rispetto delle regole per tutelare la salute pubblica e soldi per i cittadini in difficoltà.
Serve il massimo impegno in ogni sede, io ci sono.