Chi lo dice, evidentemente, ha i paraocchi. O, peggio ancora, considera il MoVimento 5 Stelle una forza politica scomoda. Una forza politica che, a forza di eliminare sprechi e dare più voce ai cittadini, sta scardinando un’intero sistema di privilegi. Lo stesso che per decenni ha impoverito il Paese e fatto scappare all’estero migliaia di giovani e meno giovani.
Di errori ne abbiamo fatti, figurarsi: un movimento politico genuino, autentico e nuovo nel panorama italiano corre un rischio altissimo di scivolare tra i mille trabocchetti della vecchia politica e il trattamento non proprio di favore di alcuni organi di stampa. Oltre che sulla propria inesperienza iniziale, comunque sempre accompagnata dalla buona fede.
Ma abbiamo anche mantenuto tante promesse e vinto sfide importanti per tutti i cittadini. Non voglio ripetermi, mi limito a tracciare i contorni del Paese per come è oggi. Per come è diventato anche grazie alle politiche del MoVimento 5 Stelle.
Un’Italia modello, presa ad esempio dal resto del mondo per come ha gestito l’emergenza sanitaria. Un’Italia che torna centrale in un’Europa che, al posto di toglierle, le risorse le dà: 209 miliardi di cui si fanno carico tutti i Paesi e non più solo alcuni. Un’Italia che riceve i complimenti per la sua legge anticorruzione e che ha una nuova legge sul voto di scambio politico-mafioso. Che ha meno poltrone in Parlamento e meno povertà grazie al Reddito di Cittadinanza. Un’Italia con meno vitalizi e più speranza. Un’Italia più trasparente grazie alla norma che rende pubbliche le informazioni sui finanziamenti ai partiti e alla scelta di togliere il segreto a tanti atti riguardanti la storia, anche antimafia, del nostro Paese.
L’italia del Superbonus al 110% per tutti i cittadini e della norma Fraccaro per i Comuni. Dei rimborsi ai truffati delle banche, che iniziano ad arrivare proprio in questi giorni. Del taglio (entrato in vigore 3 giorni fa) del 30% dei contributi sui dipendenti per le imprese del Sud.
L’Italia di Quota100, di una legge di civiltà e tutela delle persone più fragili come il Codice Rosso, dei fondi a Scuola e Sanità dopo anni di tagli. Del carcere ai grandi evasori. La stessa Italia dove, a Genova, in appena due anni si realizza una nuova infrastruttura all’avanguardia. L’italia senza superticket sanitario e con più Dignità per i lavoratori. Un’Italia più sicura, con più forze dell’ordine.
Un’Italia in cui ogni anno si restituiscono milioni e milioni dal bilancio della Camera e si destinano alle popolazioni terremotate, oltre che (quest’anno, grazie a un’iniziativa promossa da me e supportata dall’Ufficio di Presidenza di Montecitorio) alle gratifiche economiche per il personale sanitario in prima linea contro il Covid. Un’Italia con più fondi per il dissesto idrogeologico.
Questa è l’immagine del Paese con il MoVimento 5 Stelle al governo, e io ne vado fiero. Ho citato soltanto gli obiettivi principali che abbiamo raggiunto negli ultimi due anni e mezzo, ma i prossimi sono già chiarissimi. Li ha illustrati la viceministra dell’economia Laura Castelli: “accelerare sulla riforma del fisco, proseguendo nell’azione che abbiamo già intrapreso per la riduzione delle tasse. Dobbiamo semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e Stato, riducendo anche molti degli adempimenti che, grazie alla digitalizzazione, stanno diventando superflui”. Luigi Di Maio ne parlava già a maggio scorso: “intervenire anche con una sostanziale riduzione del carico fiscale. Bisogna puntare a un obiettivo chiaro: meno tasse e meno burocrazia”.
È quindi arrivato il momento di riaprire il tavolo della riforma fiscale, una seria riforma fiscale da promuovere già con la prossima legge di Bilancio. E poi ci sono le somme del Recovery Fund, che possiamo impiegare per continuare a portare avanti la cosiddetta fiscalità di vantaggio per le imprese, che dal canto loro non possono più aspettare. Così possiamo abbassare le tasse.
Avanti tutta con i prossimi obiettivi: potenziare ancora Scuola e Sanità, creare opportunità per imprese, giovani e lavoratori, accorciare le distanze tra Nord e Sud, sostenere le famiglie. Continuare a riavvicinare i cittadini alle Istituzioni con altre riforme e altri tagli degli sprechi. Dobbiamo essere protagonisti del presente e del futuro di questo Paese. Spirito costruttivo, testa bassa e lavorare: i cittadini hanno dato fiducia al MoVimento proprio per questi motivi, continuiamo ad onorarla.
Buon compleanno al MoVimento 5 Stelle, auguri a tutti noi!
A fronte di tante cose fatte di cui non si possono disconoscere i vostri meriti ci sono altre cose del tutto inspiegabili. Spesso avete fatto di testa vostra senza rispettare il programma, le regole già c’erano ed erano scritte chiare, senza fraintendimenti, ma non le avete rispettate!
Se il movimento combatte il clientelismo non si possono far passare le nomine degli amichetti di giggino anzi se lo fa va espulso; se non si accettano le nomine degli “impresentabili” tipo Profumo non si deve cedere; se la base dice revoca concessioni non potete interpretare come vi pare; se c’è la regola del doppio mandato c’è un motivo valido, se la base è d’accordo si può chiedere di cambiare a tre mandati o quattro ma in conclusione quella regola rispecchia un principio sacrosanto che il politico è servitore dello Stato e dopo l’esperienza torna a casa!
Se è scritto che dovete combattere questa Europa per modificarla lo dovete fare e non cambiare idea lasciando passare cose sulle quali la base ha già deciso che non possono andare tipo prestiti come recovery fund o mes. I prestiti vanno onorati almeno pagando la quota interessi, ma se l’Italia da sempre spende più di quanto ricava e tartassa i cittadini, come fa a ripianare il debito? Solo con nuove tasse e intaccando il risparmio privato, o svendendo il nostro patrimonio all’estero, come presto ci chiederà l’Europa, vedi il porto di Trieste, se invece si emettessero titoli di Stato italiani si potrebbe ovviare al danno perché tutto rimarrebbe in casa nostra.
Se veramente avete a cuore l’elettorato dovreste avere il coraggio di fare marcia indietro su certi errori altrimenti non potrete neanche aspirare a un perdono e non avrete mai ne il mio voto, ne quello di molti altri!
Programma ineludibile = COERENZA se dici che persegui un fine lo devi fare e basta senza ripensamenti e volta faccia!.
Per tua conoscenza ho votatto NO al referendum coerentemente con quello che anche voi in passato dicevate e cioè che il problema non è il taglio di per se inutile e pericoloso ma esso va inserito in una riforma che ridia valore al Parlamento come organo rappresentativo del popolo e non come strumento dei partiti. Quando e se farete tutta la riforma rivedrò la mia posizione.
Con i miei migliori auguri