Sapete da quanto tempo si parla del taglio del numero di parlamentari? Più di 30 anni. Nilde Iotti, ormai 36 anni fa, diceva: ‘Nel 1948 quando è entrata in vigore la Costituzione, uscivamo dal fascismo e c’era la necessità di ristabilire un rapporto del tutto democratico con la società. Ma adesso ci sono Consigli Regionali che sono stati eletti nel 1970, Consigli Provinciali, Consigli Comunali, siamo cioè di fronte a una società molto più articolata, una democrazia molto più articolata. Allora io ritengo che il numero dei parlamentari sia davvero troppo alto’.
I prossimi 20 e 21 settembre, votando SÌ al referendum, abbiamo finalmente la possibilità di realizzare questo cambiamento strutturale e ormai doveroso per un Paese moderno.
Anche perché nel corso degli ultimi decenni l’architettura istituzionale in Italia è cambiata. Un numero così alto di parlamentari non è più giustificato, dato anche il maggior contributo che gli enti locali forniscono sui nostri territori: oggi si fa fronte ai bisogni degli italiani in modo sempre più condiviso. Ogni Istituzione provvede a soddisfare le esigenze pubbliche in base alle proprie competenze e disponibilità, a partire dal soggetto territorialmente più prossimo al cittadino.
Aggiungo un’ulteriore riflessione. Il rapporto con i propri elettori, e non, oggi può essere coltivato attraverso molti più canali rispetto al passato. E in questo aiuta anche la tecnologia. Insomma, accalcarsi nella segreteria del parlamentare non è più (fortunatamente) l’unico modo che si ha per dialogare con il proprio rappresentante di riferimento. Oggi sapete sempre dove e come contattarci per esporci le vostre necessità o le vostre proposte!
Io resto convinto al 100% delle motivazioni a sostegno del taglio dei parlamentari, e sono sicuro che molti di voi la pensano come me. Il 20 e il 21 settembre ci aspetta un’ultima battaglia, da non sottovalutare assolutamente, ma da combattere con tutta la nostra forza. L’obiettivo è realizzare un altro cambiamento storico nel nostro Paese. Quindi informiamo chi non si è interessato, convinciamo amici e parenti a votare SÌ e andiamo alle urne uniti e compatti. Facciamolo per il nostro Paese e per noi stessi.