Tolto l’obbligo del MEPA per la ricerca: un piccolo intervento che ci cambia la vita

19 Ottobre 2019

Sapete cos’è il MEPA, Mercato Elettronico per la Pubblica Amministrazione?

È un canale d’acquisto comune per tutte le pubbliche amministrazioni, che consente loro di comprare assieme gli strumenti e i materiali necessari, pagandoli di meno.

Sulla cancelleria, i computer, gli arredi per i normali uffici pubblici è un ottimo mezzo perché permette trasparenza e risparmio, garantendo qualità. Per l’università e la ricerca, in molti casi, un po’ meno. I tempi d’acquisto infatti possono allungarsi, mentre alcune sperimentazioni non possono aspettare.

Bene, abbiamo risolto questo problema: la ricerca non è più bloccata, perché grazie al decreto Scuola (con cui potremo assumere anche circa 50mila insegnanti), le università non saranno più obbligate ad acquistare con il MEPA gli strumenti che servono per la ricerca e che hanno un valore inferiore ai 5mila euro.

Abbiamo sempre pensato che fosse giusto togliere questo obbligo e avevamo inserito questa proposta già nel nostro programma elettorale. Oggi è realtà!

Le esigenze e i tempi della ricerca non sono uguali a quelli della comune burocrazia. Un laboratorio dove si sperimenta per migliorare la vita dei cittadini non può attendere queste tempistiche burocratiche per comprare i prodotti chimici necessari, come invece è possibile fare, ad esempio, in un ufficio dove gli strumenti da acquistare sono quelli di uso comune, come la carta per la stampante.

Tutte le pubbliche amministrazioni sono fondamentali per il funzionamento del Paese, ma la ricerca ha bisogno di tempi rapidi se vuole davvero essere incisiva e all’avanguardia: non possiamo rallentarla.

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