Università, M5S: “Su scatti e precari da Fedeli vaghe promesse”

27 Luglio 2017

Al grido di allarme lanciato dal mondo universitario, e dal corpo docente in particolare, il ministro dell’Istruzione risponde con vaghe promesse e ‘faremo’.

Nessun impegno concreto rispetto alla richiesta sugli scatti stipendiali, per i quali professori e ricercatori chiedono lo sblocco a partire dal 1 gennaio del 2015 anziché, come attualmente previsto, dal 1 gennaio 2016. Al grido di allarme lanciato da migliaia di esponenti del mondo universitario che, esasperati, hanno promosso una protesta per far saltare dal 28 agosto al 31 ottobre la sessione autunnale degli appelli, il ministro Fedeli risponde elencando i pochi provvedimenti fin qui adottati e accennando vagamente a future, possibili, nuove misure”. 

Così i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura commentano la risposta della ministra al question time.

“L’unica cosa certa è che l’università è stata oggetto di tagli bipartisan alle risorse che hanno raschiato il fondo del barile, mettendo il sistema in ginocchio. Alla questione degli scatti si aggiunge quella drammatica dei precari nell’università, del pre-ruolo e del reclutamento in ruolo. Il blocco del turnover ha causato la contrazione dell’organico dei docenti di ruolo: tra il 2008 al 2015 i docenti ordinari sono passati da 19 mila a 13 mila. Un crollo del 30% che, ovviamente, ha avuto conseguente sull’offerta formativa”, affermano.

“Alla luce di questi elementi, non sorprende che il nostro Paese sia in fondo alla classifica Ue sulla percentuale di laureati rispetto alla popolazione. Alla luce di questa situazione non può sorprendere che attorno al ‘Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria’ si sia creato un ampio consenso: migliaia di docenti, ma anche dottorandi, dottorati, ricercatori precari, studenti”, concludono i deputati M5S.

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