“L’Anas sta provvedendo a sistemare quei tratti della Strada Statale 114 che, negli ultimi anni, sono stati continuamente interessati da dissesti franosi e cadute di massi, con l’odiosa conseguenze di interruzione del tratto stradale, a volte, per intere settimane. Inoltre, ci sarebbe un progetto per la messa in sicurezza di tutti i costoni rocciosi (risalente al 2004) per cui si attendono i soldi della Regione”.
E’ questa, in sostanza, la risposta che il Ministero ha dato all’interrogazione che avevo presentato lo scorso novembre sulla situazione disastrosa della SS 114 nella zona di Capo Alì, nel messinese. Se da un lato non posso che mostrare “cauto ottimismo” per il fatto che l’Anas si stia adoperando per intervenire su circa 30 chilometri di tratto stradale, dall’altro sarebbe “interessante” capire come mai esiste un progetto redatto nel 2004, finalizzato al consolidamento dei costoni rocciosi, per cui ancora si attende la nomina di alcuni soggetti e, di conseguenza, i finanziamenti della Regione. Vien da pensare, infatti, che se questo progetto fosse stato realizzato anni or sono, a quest’ora si sarebbero potute evitare decine di frane, decine di disagi per gli abitanti, decine di interruzioni dell’unica (oltre all’autostrada A18) arteria che collega la Sicilia Orientale.
Che la Regioni si ricordi di questa zona della Sicilia e provveda, con urgenza, a stanziare i finanziamenti dovuti.