Vi ricordate la scandalosa vicenda dell’Università di Udine, quella in cui una struttura pubblica riservata alla formazione degli studenti (appunto Palazzo Garzolini Toppo Wassermann) era stata utilizzata per la Festa del Partito Democratico?
Logo del PD, badge del PD, copie omaggio dell’Unità e, dulcis in fundo, anche il placet del Rettore dell’Università che aveva addirittura sponsorizzato l’evento con email inviate a studenti e professori.
Noi del MoVimento 5 Stelle avevamo alzato la voce alla scandalo, presentando anche un’interrogazione diretta al Ministro Giannini. Bene, stamattina, finalmente, è giunta la risposta: “Tale attività rientra nell’ambito dell’autonomia universitaria”. Ecco cosa è stato detto! Quindi, in breve, le Feste del Partito Democratico sono legittimate anche in sedi pubbliche destinate alla formazione universitaria di migliaia e migliaia di studenti e giovani. E questa sarebbe “libertà di autonomia”? Libero pensiero?
D’altronde, noi avevamo già previsto tutto: come poteva il Ministro Giannini prendere provvedimenti contro una manifestazione in cui, lei stessa, compariva come invitata?
Il vecchio disciplinare dell’Ateneo prevedeva il divieto di uso degli spazi per iniziative di carattere politico o simili. Ecco, se fossi un rappresentante degli studenti chiederei a gran voce di reimpostare questa voce del vecchio disciplinare in quello nuovo.
Poi invece c’è il MoVimento 5 Stelle che raccoglie le firme negli Atenei per abbassare le tasse universitarie e lo fa senza MAI esporre il simbolo politico. Lo facciamo per il profondo rispetto che nutriamo per l’Università, un luogo sacro dove è giusto che si faccia Politica, con la P maiuscola, e dove è la propaganda che dovrebbe essere bandita.