Nello stesso giorni in cui ricordiamo la morte del giornalista Giancarlo Siani, ucciso a Napoli dalla camorra una sera di 30 anni fa, la Camera dei Deputati, col PD dinnanzi a tutti, dà il via libera alle nuove regole sulle intercettazioni.
Ecco che Renzi, con un colpo di mano, riesce a riesumare quella Legge Bavaglio sogno proibito di Berlusconi che tutela i ladri, annienta la democrazia e calpesta i diritti di cittadini e stampa.
Non potevamo accettare che tutto passasse in sordina, come ha sempre voluto questo Governo. Ci siamo fatti sentire, abbiamo messo anche noi i bavagli sulle nostre bocche, così come ora sarà costretto a fare il diritto di stampa e tutti quei giornalisti la cui unica missione è informare sulle malefatte del potere, dei politici e dei Governi.
Questa è soltanto una battaglia di civiltà, di democrazia, di rispetto dei cittadini.
Sapete cosa sarebbe successo se questa delega fosse stata approvata in passato? Sapete quante cose sarebbero passate nel dimenticatoi?
Intanto non avremmo saputo che il figlio dell’ex ministro delle Infrastrutture Lupi aveva ricevuto in regalo un Rolex da parte di imprenditori finiti in carcere nell’inchiesta Grandi Opere.
Poi non avremmo saputo che l’ex ministro dell’Interno Cancellieri si intratteneva al telefono con la famiglia Ligresti, mentre questi erano sotto indagine per uno spaventoso crack finanziario.
Ma ancora non avremmo saputo come il premier #Renzi intendesse scalare il potere con il generale della Guardia di Finanza Adinolfi.
E’ vero che non ci sono reati in queste intercettazioni, ma esse sono fondamentali per capire il potere marcio e le sue relazioni con tutto ciò che lo circonda. E’ una menzogna dire che questa legge vuole tutelare i normali cittadini, dove sono i normali cittadini in questo?
Abbiamo sempre fatto una dura critica alla stampa, ma corretta, ed abbiamo sempre desiderato che la stampa svolgesse liberamente il suo ruolo di controllo duro e serrato del potere politico. Non vogliamo una stampa dedita al gossip, all’inciucio di palazzo, ma una stampa vicina ai cittadini e che faccia inchiesta accurata e approfondita, questo sì.
Perché in un Paese che si vanta di essere libero e democratico, così come noi lo vogliamo, la stampa deve essere libera. Via i bavagli subito!