I cittadini di Villafranca, Serro e Saponara sono scesi in campo per fermare “letteralmente” la costruzione dell’elettrodotto Sorgente – Rizzicono del gruppo Terna. A piccoli gruppi, si sono frapposti ai mezzi che raggiungono il cantiere e ne hanno impedito il passaggio.
Il MoVimento 5 Stelle sarà fino all’ultimo istante al loro fianco, sostenendo la loro protesta e continuando a portare le loro istanze in tutte le sedi regionali, nazionali ed europee.
Da anni, infatti, il M5S si batte in prima linea contro la costruzione dell’elettrodotto Sorgente – Rizziconi, ad opera del gruppo Terna S.p.a.
Era il 2 luglio 2013 quando, a pochi mesi dall’inizio del mandato dei Portavoce siciliani, il M5S depositava il primo atto parlamentare per dire NO ad un’opera di di approvvigionamento elettrico pericolosa, progettata senza alcuna schermatura e a pochi passi dalle abitazioni che avrebbe comportato per i cittadini siciliani e calabresi danni incommensurabili.
Ed è stato proprio grazie all’allarme lanciato dalle popolazioni locali coinvolte che siamo riusciti ad avviare un lungo percorso che ha visto, fianco a fianco, cittadini dentro e fuori le istituzioni, in una lotta a tutto campo per provare a fermare la costruzione dell’elettrodotto “mostro” di Terna.
Sempre più preoccupati dalla progressione dei lavori e, soprattutto, dall’indifferenza della società Terna alle richieste di messa in sicurezza dell’opera, i cittadini hanno allora chiesto l’intervento delle istituzioni che, tuttavia, convinte dai forti incentivi economici assicurati dalla società, attraverso le ormai note opere compensative, hanno pensato di non intervenire.
Nei comuni di Villafranca, Serro e Saponara, i “combattenti” cittadini hanno però deciso di non arrendersi alla sordità di quelli che dovrebbero essere i loro rappresentati locali, e, senza sosta, con attività sul territorio che coinvolgessero la cittadinanza, hanno continuato ad opporsi alla costruzione dell’opera. Il MoVimento 5 Stelle, facendosi portavoce del malcontento e delle loro istanze, ha così continuato a portare avanti in tutte le sedi le loro richieste.
Il 2 luglio, il Portavoce Alessio Villarosa è stato il primo firmatario di un’interpellanza urgente e, poi, di una successiva interrogazione parlamentare che sollecitasse l’intervento del Governo. Da qui è iniziata la lunga serie di incontri con i rappresentati dei Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali. Gli incontri, che registravano la sensibilità e l’interesse alla problematica degli interlocutori, non hanno avuto alcun effettivo riscontro.
Il 25 luglio 2014 è stata poi la Portavoce ed attuale capogruppo del MoVimento all’Assemblea Regionale Siciliana, Valentina Zafarana, a chiedere attraverso un’interpellanza parlamentare l’urgente intervento della Regione, affinché si tutelassero i diritti dei cittadini coinvolti dai lavori dell’elettrodotto. Ma anche in questo caso la Giunta Crocetta ha preferito ignorare la questione. Del resto poco ci si poteva aspettare da un Governo regionale che ha di fatto dato il via libera alle trivellazioni in tutto il territorio siciliano nonché alla costruzione del sistema di comunicazioni satellitari Muos, i cui rischi dovuti dall’emissione delle sue radiazioni elettromagnetiche sono ormai noti.
Adesso la situazione è precipitata. A pochi mesi dalla consegna dell’elettrodotto di Terna, esaurite quasi tutte le iniziative istituzionali possibili, ai cittadini dei Comuni di Villafranca, Serro e Saponara non è rimasta altra soluzione se non l’opposizione fisica al proseguimento dei lavori. Ed è questo ciò che sta accadendo in quelle zone dove centinaia di “combattenti” si sono radunati a piccoli gruppi per intervenire frapponendosi ai mezzi che raggiungono il cantiere dell’elettrodotto ed impedendone il passaggio.
E’ chiaro ormai come la disperazione sia giunta ad un limite talmente alto da spingere i cittadini a rischiare la propria incolumità pur di impedire alla società Terna di ultimare l’opera, e consegnarla affinché venga definitivamente messa in funzione.
Il MoVimento sarà fino all’ultimo giorno al fianco dei cittadini siciliani, anche attraverso l’aiuto dei Portavoce al Parlamento Europeo, affinché venga dato massimo risalto alle loro battaglie sul territorio, chiedendo che la tutela del diritto alla salute, così come sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, venga assicurato.