Secondo lo schema di Decreto di ripartizione dell’FFO, il Fondo di Finanziamento Ordinario per le università, per l’anno 2014 la “Quota Premiale” aumenterà il suo peso percentuale dal 13.5% al 18%. Si tratta di più di 1 miliardo che, però, verrà ritagliato dal finanziamento di funzionamento ordinario e non da un apposito capitolo di finanziamento dedicato a questo bonus! Quindi per dare lo straordinario ad alcuni atenei si taglia l’ORDINARIO ad altri.
Il problema principale riguarda i criteri secondo cui questa Quota Premiale verrà ripartita. Criteri che, a ben vedere, non faranno altro che accentuare i divari tra le Università del Nord e Università del Sud conducendo ad una situazione paradossale per cui le Università migliori (sulla carta) saranno sempre più attenzionate e finanziate per divenire ancor migliori, mentre le altre subiranno il processo inverso.
Infatti la quota premiale di cui sopra dipende per il 90% dagli indicatori legati alla VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca) relativa agli anni 2004-2010, strumento limitato e che non rispecchia a pieno la realtà! Tanto è vero che gran parte della comunità scientifica e accademica si è sempre lamentata a tal proposito parlando di vera e propria distorsione di valutazione. Per non parlare del fatto che siamo sono passati 4 anni dal 2010…
E’ una politica che sta puntando tutto sull’innalzamento dell’eccellenza e non sull’innalzamento dello standard! Vogliono puntare tutto su pochi atenei e far diventare gli altri dei carrozzoni; una nociva creazione di disparità.
Il pericolo concreto, di fatto, è che gli Atenei che secondo i dati VQR risultano meritevoli potranno ricevere finanziamenti e premi per incentivarsi e crescere ancora più. Al contrario, gli altri crolleranno di giorno in giorno.
Il MoVimento 5 Stelle si batterà contro questo strumento che era pensato come un premio ma che si è rivelato una vera e propria punizione.