“E’ necessario rivedere il Decreto Ministeriale relativo alle procedure di scorrimento delle graduatorie di ammissione ai corsi di Medicina e Chirurgia. Con questo sistema si rischia il blocco totale”. La scorsa settimana ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per sollecitare un intervento immediato sull’incresciosa situazione che si crea annualmente all’accesso ai corsi di laurea dell’area medica. Finalmente è giunta la risposta.
Avevo fatto presente come, per accedere ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, fosse necessario superare l’apposita prova, unica e con contenuto identico su tutto il territorio italiano e come i posti assegnati, in totale, fossero 10.551, distribuiti in base alla graduatoria nazionale finale.
Un sistema che comporta delle anomalie e che provoca uno scorrimento a rilento, se non addirittura nullo, che a sua volta rischia di bloccare il sistema di assegnazione dei posti per gli studenti.
Ho fatto presente al Ministro come tale distorsione derivi da una “superficialità” strutturale del Decreto Ministeriale 5 febbraio 2014 n.85 e, nello specifico, da quei punti che trattano la possibilità o meno di un candidato di rinunciare e non immatricolarsi nella sede assegnatagli in graduatoria e attendere che si liberi un posto in una sede più gradita.
Si tratta infatti di un eccessivo numero di preferenze esprimibili che sta comportando un pericoloso rallentamento del sistema di assegnazione dei posti ai candidati idonei con percentuali di soggetti assegnati assolutamente sproporzionate al numero di quelli ancora prenotati.
“A peggiorare l’attuale situazione – avevo ancora sottolineato– vi sono anche le cosiddette doppie immatricolazioni, determinate dalla compresenza sia nelle graduatorie ministeriali sia in quelle di altre università private di molti studenti, i quali, non essendo tenuti ad alcuna scelta immediata, né a esprimere alcuna rinuncia, bloccano il regolare scorrimento della graduatoria nazionale”.
La domanda era semplice: “Quali urgenti iniziative intenda assumere per garantire e assicurare il regolare scorrimento della graduatoria nazionale impedendo, inoltre, che il numero di posti totali da destinare alle immatricolazioni venga ridotto a causa delle possibili inefficienze procedurali sin qui richiamate”.
La risposta all’interrogazione è giunta. “Il Ministero monitora settimanalmente il funzionamento delle quattro graduatorie nazionali e, fino ad ora, le procedure si sono svolte regolarmente” e ancora “come già sperimentato lo scorso anno, è in corso d’opera un provvedimento ministeriale ad hoc che verifichi la sussistenza dell’interesse all’immatricolazione da parte di quei candidati idonei che non risultano ancora immatricolati”.
Non sarebbe meglio lavorare in maniera stabile invece di fare un provvedimento ad hoc ogni anno e solo in caso di emergenza?