Reato di clandestinità: analisi del voto

14 Gennaio 2014

Ieri gli iscritti, certificati al blog entro giugno 2013, hanno potuto dare indicazione ai propri PortaVoce al Senato su come votare sul reato di clandestinità. È stato un momento unico di vera democrazia. La possibilità di poter dire la propria e influire in prima persona sul comportamento dei propri rappresentanti nelle istituzioni è qualcosa di incredibile che non ha precedenti.

Eppure la stampa non ha accolto col mio stesso entusiasmo quanto accaduto ieri. Non lo ha fatto nemmeno una parte del MoVimento, a dirla tutta. Ciò mi ha turbato. Non troppo, per carità: in 9 mesi di mandato ho capito fin troppo bene che il bicchiere è sempre visto mezzo vuoto… anche in circostanze in cui è totalmente pieno.

Ho gradito molto l’esito della votazione, sia perché ho votato anch’io per l’abrogazione, sia per la presenza di una minoranza all’interno dei votanti pari a un terzo di essi. Un dato significativo che fa comprendere quanto il MoVimento 5 Stelle sia libero ed eterogeneo. Anche parlando con le persone che han votato per il mantenimento del reato di clandestinità ho potuto apprezzare la grande maturità e l’alto senso di democrazia che fa loro accettare l’esito della votazione, proprio perché voce del popolo e non imposizione di pochi.

Certo, ci sono critiche sensate da cui bisogna imparare per le prossime votazioni. Ad esempio lo scarso preavviso e le poche informazioni che sono state date per questo voto. È indubbio che i tempi parlamentari e i tempi della democrazia diretta viaggiano a diverse velocità, ruote dentate di diverso diametro ma del medesimo meccanismo. Sta a noi PortaVoce, e allo staff fare, in modo che queste ruote possano combaciare per far funzionare l’ingranaggio in modo perfetto.

Altre critiche che non riesco a condividere sono quelle che descrivono il blog come un’arma nelle mani di Grillo & Casaleggio. Questa constatazione non può certo valere per le votazioni!

Chiudo considerando quanta disinformazione fanno i media.
Stamattina ho letto un articolo de il Messaggero (questo danno al risveglio nei treninotte) in cui si parla di Grillo & Casaleggio sconfitti, come se essi fossero a favore del reato di clandestinità. Premesso che anche se fossero a favore non ha alcuna importanza perché il loro parere non vale più di quello di altri iscritti al blog, va detto che loro non si sono MAI dichiarati contrari all’abrogazione del reato di clandestinità. Quello che fecero ai tempi dell’emendamento presentato dai senatori fu frenare, perché argomenti così delicati non potevano essere affrontati senza prima consultare la base. Hanno agito da garanti nel migliore dei modi.
Ieri la base ha avuto modo di dire la propria e ciò lo dobbiamo a Grillo & Casaleggio che in quell’occasione sollevarono il caso difendendo tutti gli iscritti.

Non vi nascondo che aspetto con ansia la prossima votazione perché sono certo che avverrà con maggiore preavviso e con più informazioni per gli iscritti.

Saluti in MoVimento!
Francesco D’Uva

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