Lo scorso 6 dicembre ho presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, riguardante la caserma dei Carabinieri “Ivan Ghitti” del Comune di Acquedolci (ME).
L’atto parlamentare si è reso necessario dopo che alcuni cittadini del Comune di Acquedolci, gli attivisti 5 Stelle in primis, ci hanno manifestato la loro preoccupazione sulla possibile chiusura della Caserma dell’Arma dei Carabinieri “Ivan Ghitti”. Da quanto risulta, infatti, l’attuale Sindaco del Comune di Acquedolci, avv. Ciro Gallo, avrebbe già reso nota al Comando Provinciale dei Carabinieri la volontà dell’ attuale Amministrazione Comunale di non rinnovare la concessione d’uso gratuito dei locali che ospitano attualmente il Comando Stazione. Gli stabili e il deposito autovetture gravano sul bilancio comunale per un’ammontare di circa 7000 euro annui. Tale spesa è relativa ai soli costi di gestione dell’immobile, di proprietà del Comune, ma il Sindaco intende spostare questa previsione economica dai bilanci comunali a quelli del Comando Provinciale.
Sono consapevole che i comuni italiani versano in uno stato di grave difficoltà economica, come conseguenza dei continui tagli operati dal Governo centrale, ma questo non vuol dire che a rimetterci debba essere la sicurezza dei cittadini acquedolcesi. Gli stessi cittadini, tramite una petizione che sta coinvolgendo tutta la popolazione locale, si sono detti disposti a rinunciare all’illuminazione e all’abbellimento stradale previsti per le imminenti feste natalizie, che pare gravino sul bilancio del comune per un importo di circa 7000 euro.
Ora, è noto, a chi è della zona, che il Sindaco Gallo e il Ministro Alfano siano stati amici in passato, per lo meno prima delle elezioni politiche scorse quando il Sindaco, non essendo candidato col PdL, partecipò alla “presentazione delle motivazioni” che spinse la maggioranza del consiglio comunale ad appoggiare Crocetta.
Poco importa se i due si sono chiariti o meno. È compito della politica risolvere questo genere di problemi senza badare al colore politico di governi o enti locali. Pertanto, come MoVimento 5 Stelle vogliamo augurarci che il Ministro Alfano passi sopra eventuali screzi personali e pensi al bene di Acquedolci e alla sicurezza di un territorio in cui la presenza di un presidio di legalità, quale è la Caserma dei Carabinieri “Ivan Ghitti”, è non utile ma necessaria.
Nell’interrogazione chiedo al Ministro Alfano se intenda attivarsi, di concerto con la Prefettura di riferimento, affinché venga trovato un accordo per garantire ai cittadini acquedolcesi un presidio di legalità e di contrasto alla criminalità, anche provvedendo al pagamento, integrale o parziale, del canone di affitto dello stabile, date le modeste risorse necessarie.
Di seguito il testo dell’interrogazione presentata:
Interrogazione a risposta scritta n°4-02867.
Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
la caserma «Ivan Ghitti», intitolata al brigadiere caduto nella strage di Nassiriya nell’anno 2003, è il comando stazione dell’Arma dei carabinieri del comune di Acquedolci, in provincia di Messina;
lo stabile che ospita la caserma, così come la struttura adibita al deposito autovetture dell’Arma, è stato in questi anni concesso al comando provinciale, dal comune di Acquedolci (ME), a titolo di comodato d’uso gratuito;
l’attuale sindaco del comune di Acquedolci (ME), avvocato Ciro Gallo, ha reso noto al comando provinciale dei carabinieri che l’amministrazione comunale, viste le sopravvenute difficoltà economiche, intende interrompere il rapporto di concessione gratuita dei locali, dati gli elevati costi di mantenimento del comando stazione;
secondo le previsioni economiche dell’amministrazione comunale, gli attuali costi di gestione del comando stazione dell’arma dei carabinieri vengono stimati in circa 7.000 euro annui, cifra non certamente elevata se comparata al beneficio derivato dalla presenza di tale presidio in un territorio così critico dal punto di vista della sicurezza e del rispetto della legalità, quale quello siciliano;
i carabinieri dell’Arma della caserma «Ivan Ghitti» ricoprono un servizio indispensabile per i cittadini del comune di Acquedolci, nonché dei comuni limitrofi, i quali identificano il comando come istituzione di riferimento per il rispetto della legalità e del contrasto alla criminalità;
per garantire il necessario controllo sul territorio del comune, che come altri nel territorio siciliano potrebbe presentare rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata, qualora non adeguatamente sorvegliato, ovvero per garantire la sua tutela, i cittadini di Acquedolci hanno iniziato una raccolta firme per la difesa della caserma «Ivan Ghitti»;
gli stessi cittadini hanno fatto espressa richiesta all’amministrazione comunale affinché la spesa per il mantenimento del comando, nonché del garage adibito a ricovero automezzi dell’Arma, venga garantita dal contestuale taglio dei costi per l’illuminazione natalizia del comune di Acquedolci;
secondo quanto riportato dai cittadini all’interno della petizione a difesa della caserma, i costi per le spese di illuminazione, così come disposti dal comune di Acquedolci (ME), ammontano a circa 7.000 euro, evidenziando così la paradossale quanto grave situazione in cui per la garanzia della legalità non possono essere reperiti i fondi necessari in quanto già da destinare all’illuminazione e all’abbellimento delle strade durante il periodo delle festività –:
se il Governo sia a conoscenza della situazione sin qui esposta;
se il Governo intenda adoperarsi affinché, anche attraverso l’intermediazione della prefettura di riferimento, venga trovato un accordo affinché sia garantita ai cittadini di Acquedolci (ME) la possibilità che il comando stazione dell’Arma dei carabinieri, caserma «Ivan Ghitti», continui a essere presidio di legalità e di contrasto alla criminalità nel territorio del comune siciliano, anche provvedendo al pagamento, integrale o parziale, del canone di affitto dello stabile, date le modeste risorse necessarie. (4-02867)