Oggi è stato accettato un ordine del giorno, a prima firma mia e scritto con i ragazzi delle Commissioni Esteri e Difesa, presentato al dl missioni, per chiedere al Governo di impegnarsi nelle opportune sedi affinché la politica degli insediamenti dei coloni nella città di Hebron venga interrotta e che la stessa venga dichiarata patrimonio dell’Unesco.
La situazione in Medio Oriente è molto spinosa e spesso la classe politica preferisce non intervenire in alcun modo per evitare critiche che possono arrivare da più parti; noi invece non ci siamo sottratti e siamo stati premiati con l’approvazione dell’atto da parte del Governo.
È un ordine del giorno. Qualcosa che impegna il Governo a “valutare la possibilità di” e non certo un’interpellanza o una mozione. Eppure è un punto di partenza: da un semplice ordine del giorno si può inchiodare il Governo ad una certa linea politica facendo leva sulla coerenza che dovrebbe(!) mostrare.
Di seguito video e testo del breve intervento in Aula:
L’ordine del giorno prevede di impegnare il Governo a richiedere, di concerto con gli altri Paesi che aderiscono alla missione TIPH2, che è la presenza internazionale temporanea in Hebron (noi partecipiamo con tredici unità delle nostre forze armate), al Governo israeliano di cessare la politica dell’insediamento dei coloni nella città di Hebron.?Chiediamo questo per cercare in qualche modo di raggiungere il più velocemente possibile lo stato di pace tanto agognato dall’ONU.
Inoltre, in qualità di membro della Commissione cultura, non posso che chiedere che venga richiesto all‘Unesco, anche per tutelare un patrimonio culturale e storico troppo spesso sottoposto a distruzione da parte dell’esercito, di dichiarare la città di Hebron patrimonio mondiale dell’umanità. Mi auguro che il Governo voglia prendersi cura di fare ciò.