A tu per tu con Chiara Maria Gemma

20 Giugno 2021

Chiara Maria Gemna ci racconta il suo impegno a Bruxelles, le battaglie per la risoluzione sui brevetti dei vaccini, per i disabili e per il progetto “Europa Sviluppa Sud”

Dal 2019 sei portavoce al Parlamento europeo per il Collegio Sud. Vuoi raccontarci questa esperienza e l’impegno politico a Bruxelles?

Il mio impegno a Bruxelles è far ascoltare i problemi dei territori nei palazzi delle Istituzioni europee. Sono convinta che l’Europa possa fare molto per il Sud Italia, troppo spesso considerato periferia dell’Unione. Ci sono risorse per miliardi di euro che possono essere investite nella nostra terra ma finora non è stato così, tra scandali e inefficienze. L’economia del Meridione è legata alle produzioni tipiche e al turismo quindi la mia missione in Europa, e anche quella del MoVimento 5 Stelle, è tutelare le eccellenze agroalimentari locali e salvaguardare l’ecosistema del territorio con dei progetti di tutela.
Oltre al riscatto per il mio Sud, tra le mie battaglie occupano un posto speciale l’inclusione sociale e quello che ho voluto definire “il diritto a restare” per i giovani. La fuga dei cervelli è una vera e propria emergenza sociale, serve un impegno comune per riportare i nostri giovani in Italia. L’estero deve essere un’opportunità, non una scelta obbligata. È per questo che io mi batto e lavoro in Europa.

Il Parlamento europeo si è espresso a favore della sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini. Ora cosa accadrà?

Il voto del Parlamento europeo sulla risoluzione sui brevetti dei vaccini ha rappresentato la vittoria della politica intesa come l’amministrazione della ‘polis’ per il bene di tutti ed è stata una battaglia partita da lontano. Già il 1 marzo avevamo presentato insieme ad altri 36 europarlamentari, di quasi tutti i gruppi politici, una interrogazione orale chiedendo alla Commissione europea di discutere e confrontarsi con il Parlamento sul tema dei brevetti dei vaccini. L’emendamento che chiede la sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini è stato approvato con un solo voto di scarto. Il Movimento 5 Stelle è stato quindi ancora una volta decisivo a spostare il baricentro dell’Europa verso una maggiore giustizia sociale.
Ora la democrazia europea deve fare un salto di qualità se davvero vuole definirsi tale, non possiamo voltare le spalle alla richiesta dei Paesi più poveri che chiedono vaccini a prezzi equi e accessibili. Ricordo, infine, che il Parlamento europeo è l’unico organo europeo democraticamente eletto dai cittadini, il suo parere deve quindi essere ascoltato dalla Commissione anche se, purtroppo, la risoluzione non era vincolante. I profitti di Big Pharma hanno raggiunto un livello davvero esagerato soprattutto se confrontato con i sacrifici che stanno facendo milioni di cittadini. L’equità deve essere il nuovo corso europeo.

Sono tante le battaglie che stai portando avanti. Tra queste c’è il progetto pilota sulle disabilità. In cosa consiste?

Il Progetto Pilota è uno strumento importante che noi deputati abbiamo a disposizione per proporre nuove idee. Si tratta di un’iniziativa di natura sperimentale che, se valutata positivamente dalla Commissione ed approvata dal Parlamento europeo, dispone di stanziamenti europei e viene iscritta nel bilancio annuale dell’Unione europea per massimo due anni.
Nel mio ruolo di membro sia dell’Intergruppo parlamentare sulla Disabilità che del Forum europeo della disabilità e grazie alla collaborazione con Cristiano Rossi, meglio conosciuto come Cris Brave, un giovane influencer italiano affetto da tetraparesi spastica e con la mente vulcanica traboccante di mille idee e risorse, ho deciso di presentare un Progetto Pilota al Parlamento europeo nell’area di competenza della disabilità.
La mia proposta è quindi rivolta alle persone con disabilità in tutta l’Unione europea e consiste nella creazione di una App, compatibile sia su Android che iOS, tramite la quale far incontrare i professionisti dell’assistenza con le persone con disabilità, permettendo loro di creare prima di tutto un rapporto personale, basato sui valori di fiducia e amicizia, seguendo dinamiche già presenti in molti social media.
L’obiettivo che vogliamo raggiungere è permettere alle persone con disabilità di entrare in contatto diretto e immediato con educatori professionali. Ciò consente di fare una scelta informata basata sul curriculum dei candidati e sulle loro capacità professionali, ma anche di dare la possibilità di valutare la scelta sulla base di parametri personali, legati a sentimenti e affinità elettive. Elementi che non dovrebbero essere trascurati in questi casi.

Sei la promotrice del progetto “Europa Sviluppa Sud” con cui promuovi focus sui fondi europei. A che punto siamo nell’uso di questi finanziamenti?

L’idea di “Europa Sviluppa Sud” nasce dalla forte richiesta di informazione da parte di molti sul tema dei fondi, uno degli argomenti più sentiti inerenti l’Unione Europea, soprattutto perché in Italia, spesso e volentieri, restano inutilizzati o vengono sprecati. Ecco perché ho ideato questo format di informazione, formazione e co-progettazione europea che vuole creare un “filo diretto” tra Bruxelles e i nostri territori, in modo da guidare efficacemente gli interessati sulle azioni operative previste dalla nuova programmazione europea (2020-2027), sulle modalità di accesso ai fondi a gestione diretta e indiretta e sulle buone prassi svolte direttamente sul campo. Il mio obiettivo è quello di avvicinare e coinvolgere enti, cittadini, scuole, università e realtà associative nello sviluppo di proposte progettuali e partnership di “rete” territoriale in tutte le Regioni del nostro Sud, in modo tale da dare a quante più persone la possibilità di capire come intercettare i fondi UE e sfruttarli al meglio. Più concretamente, questo ciclo di incontri viene svolto alla presenza di un europrogettista che spiega ad un piccolo imprenditore, un professionista o un semplice cittadino come affrontare il percorso per ottenere un finanziamento diretto, partendo proprio dalle fasi iniziali di ricerca e analisi dei bandi disponibili, fino alla stesura e alla presentazione del progetto definitivo. Le richieste di partecipazione e l’entusiasmo degli iscritti si stanno rivelando un successo oltre la più rosea aspettativa.

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